GIAN MARCO WALCH
Cultura e Spettacoli

Simone Bianchi fra “I maestri della matita” allo Wow Fumetto

"Io, pittore al cento per cento"

Simone Bianchi disegnatore dei supereroi targati Usa di Marvel

Milano, 3 marzo 2018 - Tre grandi nomi del fumetto, uno purtroppo scomparso, gli altri due attivissimi, sia pure su versanti diversi. Si apre oggi nei saloni di Wow Spazio Fumetto “I maestri della matita”, la grande mostra che, dopo quelle dedicate ad Aurelio Galleppini, il creatore di Tex, e Guido Crepax, il papà di Valentina, presenta, con schizzi e bozzetti, illustrazioni, tavole, copertine, l’arte di Sergio Zaniboni, Angelo Stano e Simone Bianchi. Tre disegnatori fra i più importanti italiani nel lavoro “seriale”, termine che non intende essere riduttivo, nel senso di “serie B”. Solo un lavoro applicato a personaggi che si ripropongono con continuità in collane di albi o di volumi: segno d’indubbio successo. Sergio Zaniboni, al tavolo da disegno dal 1962, è stato per anni l’interprete più assiduo di Diabolik, dando al “re del terrore” pubblicato da Astorina l’immagine che tutti i lettori conoscono. Angelo Stano è una delle firme più note e amate di Bonelli: nel 1986 disegnò il primo numero di Dylan Dog, “L’alba dei morti viventi”, poi tutte le copertine dal numero 42 al numero 361. Simone Bianchi, invece, disegna per il mercato americano. E sarà il primo dei tre, domani, a tenere una “masterclass”: una lezione sui segreti della matita.

Simone, quanti fumettisti italiani lavorano per le case editrici Usa?

“Negli anni Ottanta erano pochissimi, quattro o cinque. Oggi, in esclusiva o part time, molti di più: una cinquantina. Una vera scuola italiana”.

Non solo Disney, vero? Anche se praticamente Paperino, Topolino & C sono prodotti tutti in Italia.

“No. Ci sono disegnatori di tutto il mondo: francesi, coreani, filippini, sudamericani, inglesi, naturalmente. Una scelta imposta”.

Tu hai debuttato con la DC Comics, poi da dieci anni lavori per la Marvel. Differenze fra i due colossi?

“Una differenza di base: ragionando da fan più che da autore, i personaggi Marvel sono più scanzonati, leggeri, quelli Dc più scuri. Poi tutti i supereroi fanno parte di una mitologia moderna”.

Nel tuo curriculum si trovano albi tutti tuoi, testo e disegni, come “Ego sum”. Preferisci creare tutto o lavorare su trame altrui?

“Su trame altrui, anche per una questione di tempo. Sì, vorrei tornare anche a scrivere, ma io mi considero, sono un pittore al cento per cento”.

Pittore di quadri?

“Certo, la copertina di un albo è un quadro. E anche molte pagine interne”.

Tu hai anche dipinto copertine di Cd musicali, gruppi metal. Anche i 99 Posse. Ascolti musica mentre lavori?

“Io sono un drogato di musica, ventiquattr’ore al giorno. Sono cresciuto a pane e rock. Ascolto tutto. Da Guccini alla Pausini, dall’heavy metal alla new age”.

Ti piacerebbe lavorare negli States?

“Ma scherzi? Io vivo fuori Lucca, adoro queste campagne, i campi di grano.

Mi piace New York, ma potrei viverci due settimane. Poi, Lucca”.

Wow Spazio Fumetto, Milano, viale Campania 12. Fino al 13 maggio. Info: 02.49524744.