Margherita Vicario: la musica, il cinema. E anche Woody Allen

La “cantattrice” stasera all’Idroscalo e poi alla Mostra di Venezia: ho avuto un piccolo ruolo in “To Rome with love”

Margherita Vicario

Margherita Vicario

Milano, 10 settembre 2020 -  Per Margherita Vicario la valigia sul letto è quella di un lungo viaggio. Domani l’attende, infatti, la Mostra del Cinema di Venezia mentre stasera si sdoppia, cantando in carne ed ossa all’Idroscalo per l’ultimo appuntamento di “Cuori Impavidi” e recitando (in essenza digitale) su RaiUno nella prima puntata della seconda stagione della serie poliziesca “Nero a metà” con Claudio Amendola. "Per Milano ho messo nel bagaglio un vestito scintillante in modo che mi si veda pure da lontano", antici pa Margherita, 32 anni. "Non porto, infatti, un concerto acustico, ma elettrico e mi fa piacere che la serata preveda la presenza pure di realtà emergenti come Ginevra, Marco Castello, Memento, Erin e Piccolo".

Il suo anti-tormentone estivo “Piña colada” l’ha inciso con Izi. Ci sarà pure lui? "Invitare, l’ho invitato. Ma s’è detto mortificato di non poter intervenire perché nel pieno dei missaggi del suo nuovo progetto. Lo capisco perché la notte è la parte della giornata più preziosa per quel tipo di lavoro".

Potendo avere un altro ospite, chi le sarebbe piaciuto chiamare? "Elodie, che nel suo ultimo album ha voluto un mio brano, “Sposa”, chiedendomi pure di condividerlo con lei".

“Piña colada” è un inno alla decrescita felice in cui cita pure Pepe Mujica. "Nelle mie canzoni incollo dei “piccoli post” con appunti, idee, immagini, su come vorrei che andasse la vita. Così, pure in un pezzo dichiaratamente estivo come quello, ho voluto mettere un punto di vista ispirato nella circostanza al pensiero filosofico, più che politico, dell’ex presidente uruguayano che ho scoperto grazie al documentario “Pepe Mujica, una vita suprema” di Kusturica".

Lei è figlia del regista Francesco Vicario e quindi nipote di Marco Vicario e Rossana Podestà. Si è mai sentita in qualche modo una predestinata? "No, anche perché ho altri tre fratelli che fanno tutt’altro. La scelta di abbracciare il mondo dell’arte, casomai, è stata incoraggiata dalla passione di mia madre e mia nonna per il teatro e per la musica. Vero che mia nonna è stata una diva degli anni ’50-ì60, ma io l’ho conosciuta quando con gli scarponi ai piedi già scalava montagne con Walter Bonatti".

Parliamo della Mostra. "Vado alla presentazione nella Settimana Internazionale della Critica di “The Rossellini’s”, il documentario realizzato da Alessandro Rossellini sulla sua famiglia per cui ho scritto una canzone dolce come il ricordo: “The wisest man on earth”, l’uomo più saggio della terra. È la prima volta che approdo in Laguna nei panni di musicista, c’ero già stata infatti nel 2014 come attrice (“Arance & martello” di Diego “Zoro” Bianchi - nda)".

Venezia è una città molto cara a Woody Allen che otto anni fa l’ha voluta in “To Rome with Love”. "Recitando nel suo stesso episodio, ho avuto il privilegio di vederlo non solo dietro la macchina da presa, ma pure sul set. E siccome nei titoli di coda del film i nomi sono in ordine di apparizione, il mio è nello stesso cartello suo. Da un piccolo ruolo non avrei potuto pretendere di più".

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