Milanesiana, al Franco Parenti tributo a László: al piano Ballista e Canino

Candidato due volte al Nobel per la pace, Ervin László è il grande protagonista dell’appuntamento

Il pianista

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Milano - Candidato due volte al Nobel per la pace, Ervin László è il grande protagonista dell’appuntamento della Milanesiana stasera al Franco Parenti. Scrittore, filosofo e teorico, l’ex pianista ungherese si racconta tra le pagine de “Il mio viaggio. Una vita alla ricerca del senso della vita”, il volume che la curatrice della rassegna Elisabetta Sgarbi ha pensato di integrare con un faccia a faccia tra l’autore e l’imprenditore Riccardo Illy sul tema "Vite e sistemi", per poi chiudere la serata con un concerto del duo pianistico Antonio Ballista e Bruno Canino.

Ballista, László dice che questo suo nuovo libro parla delle tante reincarnazioni nel viaggio della sua vita. L’esistenza è fatta di porte girevoli? "L’esistenza è complicata perché siamo liberi e allo stesso tempo condizionati. A mio avviso, l’ipotesi geniale di László è quella per cui le nostre decisioni sono inconsce, in quanto si formano un attimo prima del momento in cui le prendiamo". 

Che tributo avete preparato? "Con Canino eseguiremo a quattro mani composizioni attinte dal patrimonio musicale di quelli che considero i due più grandi musicisti ungheresi dell’Ottocento e del Novecento: Franz Liszt e György Ligeti". 

Un omaggio all’insegna della scoperta? "Sì, Liszt e Ligeti sono due conterranei di László e rappresentano un po’ il suo background culturale, anche se la scelta per la serata di un repertorio abbastanza inconsueto fa sì che alcune composizioni potranno suonargli totalmente nuove". 

Sessant’anni di sodalizio con Canino sono tanti. "Abbiamo cominciato al Conservatorio, qui a Milano, dove frequentavamo nella stessa classe di musica da camera. Il maestro Antonio Beltrami ci mise assieme e non ci siamo più separati. Non penso esista al mondo un duo pianistico con così tanti anni di collaborazione sulle spalle". 

Il suo ultimo album “Short cuts” colleziona composizioni brevi della musica classica di 50 autori diversi. "Il primo disco focalizzato sulla musica del Settecento e Ottocento e il secondo del Novecento. Siccome per me la differenza di genere esiste nelle enciclopedie, il mio prossimo progetto s’intitola ‘Magical Mystery Tour - Bach to Beatles’ e mette in relazione due epoche attraverso le musiche di due straordinari fenomeni musicali. Lo presenterò il 6 novembre alla Chiesa Valdese di via Sforza con l’introduzione del musicologo Alberto Batisti". 

Nella canzone popolare, Battiato è uno dei pochi ad aver unito i due mondi. "Non a caso ci siamo incontrati. Con lui ho avuto la fortuna di poter condividere progetti come ‘Gilgamesh’ e la ‘Messa arcaica’. Ad accomunarci la passione per l’esoterismo. Sono stato io a fargli conoscere i libri del filosofo russo Ouspensky su Georges Gurdjieff, studio che poi approfondimmo con un allievo del grande mistico armeno, Henri Thomasson. Per entrambi fu un grande arricchimento".  

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