
'Zombie Walk' a Milano (Twitter)
Milano, 12 ottobre 2015 - Si sono risvegliati, e tornano da noi. I morti viventi riappaiono su Fox, stasera alle 21,10. Ad appena 24 ore di distanza dalla prima mondiale negli Stati Uniti, va in onda la sesta serie di “The Walking Dead”. Che non è solo una serie televisiva, ma un cult assoluto. Basata sul fumetto di Robert Kirkman – in Italia lo pubblica Saldapress – “The Walking Dead”, che ha per protagonista l’attore britannico Andrew Lincoln, racconta di un gruppo di sopravvissuti a una invasione di zombie. Vagano alla ricerca di un rifugio, ma non c’è più un posto dove sentirsi al sicuro. Il paesino dove si sono svolte le riprese, intanto, è già diventato un’attrazione turistica: con i poveri abitanti costretti a non rivelare niente di quello che hanno visto o sentito, sotto la minaccia di penali milionarie. Intorno al paesino è stata costruita una recinzione alta cinque metri. Il Muro di Berlino, al confronto, era uno scherzo.
La serie è diventata un evento epocale: quindici milioni di spettatori, trentadue milioni di like sulla pagina Facebook, e lo scrittore Stephen King fra i suoi fan. Ma poiché i grandi fenomeni non spuntano mai isolati, basta allargare un po’ lo sguardo, e si vede che gli zombie ci stanno circondando. L’altro ieri, a Milano, per le vie del centro marciavano creature dai tratti cadaverici. Occhiaie, punti di sutura, schizzi di sangue. Era la “Zombie Walk”, andata in scena nelle stesse ore in molte città del mondo. Nel corteo milanese – partito dai giardini Montanelli per concludersi di fronte all’Expo Gate – venti truccatrici e truccatori si sono dannati l’anima per creare ferite purulente e volti lividi. In tutto il mondo, migliaia di persone hanno camminato barcollando. La prima “Zombie Walk” della storia ha raggelato l’estate di Milwaukee nell’anno 2000: i partecipanti erano poche decine. Ma nel 2013, a Santiago del Cile, ce n’erano quindicimila alla Zombie Walk, record mondiale destinato a essere abbattuto presto. Lo scorso 25 settembre, il borgo medievale di Gradara (Pesaro) è stato preso d’assalto da duemila persone calatesi nei ruoli di zombie e cacciatori di zombie. A Strasburgo, pochi giorni fa, migliaia di morti viventi hanno sfilato per la più grande Zombie Walk di Francia.
La parola zombie ha un’origine molto antica. Forse viene dal Congo, dove nzambi voleva dire “dio”. Poi la ritroviamo ad Haiti, legata ai riti del voodoo. Accadeva davvero, ad Haiti, che alcuni poveracci venissero indotti a uno stato di morte apparente, seppelliti in fretta, e poi disseppelliti e curati alla bell’e meglio dai mercanti di schiavi, che li costringevano, dopo averli «salvati», a lavorare nelle loro piantagioni. Insomma, c’è una storia vera e triste dietro la leggenda dei morti viventi.
di Giovanni Bogani