Vivaio, sopralluogo con protesta Obiettivo gennaio, incognita cantieri

A novembre l’aggiornamento del cronoprogramma. Genitori ancora contrari al trasloco in D’Annunzio

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di Simona Ballatore

Sopralluogo con protesta in viale D’Annunzio, dove troverà casa la scuola media di via Vivaio (salvo sorprese giudiziarie, visti i tre ricorsi pendenti tra Tar e Tribunale civile). L’obiettivo di Palazzo Marino resta gennaio, anche in modo da poter trasferire le segreterie e gli arredi durante le vacanze natalizie. Le incognite però non mancano. "Sulla parte edilizia siamo in linea con le lavorazioni - ha sottolineato la vicesindaco e assessore all’Educazione Anna Scavuzzo guidando la commissione Educazione e mostrando i lavori in corso - si sta facendo un po’ più di fatica con gli impianti. Sappiamo di rallentamenti nella consegna di materiali. Dopo lo stato di avanzamento lavori, a metà novembre, daremo tempi più certi". Potrebbe esserci un ulteriore slittamento, ma al momento si esclude che tutto venga rimandato a settembre come chiedono i genitori in protesta, ancora contrari al trasloco e soprattutto a uno spostamento ad anno avviato. "Appena pronta la consegnerò direttamente alla comunità scolastica", dice Scavuzzo, rassicurando: "I bambini entreranno solo quando sarà tutto pronto". E non a cantiere aperto, timore diffuso tra i genitori. Intanto sono state consegnate le planimetrie alla scuola e l’interlocuzione resta aperta per ulteriori aggiustamenti. "Stiamo lavorando per fare bene e velocemente – continua Scavuzzo, spiegando così i cinque cantieri aperti contestati dalle opposizioni –, abbiamo aggiunto lavorazioni e migliorato il progetto. Tutto l’edificio sarà dedicato a Vivaio e non solo una porzione. Accolgo le critiche se sono costruttive, faremo un percorso di accompagnamento, che non sarà sostitutivo a quella che è l’attività e l’autonomia della scuola". Su questo capitolo Palazzo Marino ha investito cinquemila euro, affidandolo a una cooperativa che si occupa anche di disabilità. Iniziativa contestata dalla ex preside Laura Lucia Corradini, che anche ieri non ha fatto mancare la sua vicinanza alla Vivaio, schierandosi davanti al portone con i genitori. Che quando hanno scoperto che non potevano entrare nel cantiere "per questioni di sicurezza", si sono mobilitati e armati di striscioni.

Sul caso Vivaio ieri è intervenuto anche il sottosegretario all’Istruzione, Paola Frassinetti:"Raccolgo la denuncia lanciata dal consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Chiara Valcepina, sul ritardo dei lavori in corso e sull’inadeguatezza del luogo dove dovrebbe essere trasferito l’Istituto di via Vivaio a Milano – ha commentato –. Mi farò carico della segnalazione e vigilerò affinché i nuovi spazi siano adeguati alla didattica inclusiva tipica di questo Istituto e della siano tutela degli studenti e delle loro famiglie. Da sempre questa scuola è un’eccellenza nella città". "Da quasi un anno vado ripetendo che la scuola non sarebbe mai stata pronta per l’inizio dell’anno scolastico 2022-23. E, visto il cantiere ancora aperto e in alto mare, siamo certi che non sarà pronta nemmeno a gennaio 2023", aggiunge Alessandro De Chirico, capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. "Assurdo che la presidente della Commissione Educazione abbia vietato l’ingresso ai genitori, noi abbiamo fortemente richiesto questo sopralluogo proprio perché i lavori devono essere visionati anche da chi poi utilizzerà questi spazi", ribatte Deborah Giovanati, Lega.

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