La violenza sulle donne, gli strumenti di contrasto, il ruolo delle istituzioni, i protocolli operativi. Se ne parla sabato dalle 10 alle 13 all’auditorium milanese Clerici in via della Signora, su iniziativa del coordinamento Acli. Ma la “case history“ protagonista è quella della Rete antiviolenza Viola, da ormai sei anni corazzata contro maltrattamento e abusi nei Comuni dell’Adda Martesana. All’incontro, insieme ad altri relatori esperti, saranno protagoniste l’assessora alle politiche sociali di Melzo Francesca Moratti e la delegata melzese alla Rete Valentina Francapi: "Onorate di questo invito – dice Moratti – che ha l’obiettivo di esportare le ‘buone pratiche’ della zona Adda Martesana in altre aree e gruppi di comuni". L’evento avrà un taglio soprattutto operativo. porteranno un contributo anche l’avvocata e consulente della Rete Michela Terni, e il docente Marino Pezzolo dell’Università di Urbino.
Focus sulla violenza in ogni declinazione, con dati e possibilità di contrasto. L’esperienza della Rete Viola è pronta a fare scuola. Già operativo su cinque sportelli, gestiti dalla Fondazione Somaschi, negli anni scorsi il gruppo si è concentrato sulla formazione, proponendo momenti dedicati a dipendenti comunali, polizie locali, carabinieri e forze dell’ordine in generale. L’attività proseguirà nel corso dell’anno, con molte altre: in primo piano i progetti con le scuole, bloccati negli anni scorsi dall’emergenza Covid, e poi le partnership con aziende e attività produttive, per progetti di reinserimento di donne reduci dall’esperienza violenta e per diffondere le pari opportunità. Attività da finanziare, altro nodo su cui soffermarsi: il finanziamento regionale, "importante certamente – così Valentina Francapi – ma soggetto a molti vincoli e a maglie rigorose, spesso non è adeguato alle esigenze. Circostanza che ha richiesto, nell’anno passato, l’autofinanziamento da parte dei distretti". Monica Autunno