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Violenza sulle donne, l’appello di Sala: “Noi uomini ci puliamo la coscienza dicendo che non siamo così, ma non basta”

Il sindaco di Milano per l’iniziativa QNxLeDonne: “Diamo quindi insieme il buon esempio e aiutiamo le donne a vincere il giogo di chi le maltratta in qualsiasi ambito. Domestico, lavorativo, affettivo”

“Diamo il buon esempio. E aiutiamo le donne a vincere il giogo di chi le maltratta in qualsiasi ambito”. È un appello soprattutto agli uomini quello che il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha detto ai microfoni del gruppo Quotidiano Nazionale per l’iniziativa QNxLeDonne.

“Scandalizzato e scioccato. Mi sento così – ha detto – ogni volta che le cronache ci parlano di donne, ragazze, a volte bambine o poco di più, vittime della violenza degli uomini. È una violenza fisica, fatta di percosse e abusi, una violenza cieca che arriva fino al femminicidio. E anche una violenza mentale, fatta di umiliazioni e offese, una violenza subdola che annichilisce nella psiche la vittima. Poi ci puliamo la coscienza dicendo che noi uomini non siamo tutti così. È vero, per fortuna non siamo tutti così, ma le parole non bastano più. Lo choc dev’essere superato dall’azione. È tempo che i proclami, sinceri e doverosi a favore della parità tra i generi si traducano in fatti reali, concreti e tangibili”.

“La politica – ha affermato Sala – deve impegnarsi affinché l’uguaglianza tra uomini e donne, di diritti e di opportunità, sia vera. Lo sviluppo e il progresso non possono che nascere dal riconoscimento del ruolo centrale che le donne hanno nella nostra società. Diamo quindi insieme il buon esempio. Uomini, denunciamo. E aiutiamo le donne a vincere il giogo di chi le maltratta in qualsiasi ambito. Domestico, lavorativo, affettivo. Offriamo loro sostegno e protezione, ma impegniamoci anche a creare le condizioni affinché il loro grido di aiuto non sia vano. Ascoltiamo, perché riguarda le nostre nonne, zie, mamme, moglie, compagne e fidanzate. Riguarda le nostre figlie, le nostri nipoti, le nostre amiche, le nostre colleghe, le nostre conoscenti. E se riguarda loro riguarda noi”.