Vigili in presidio: turno serale siamo in pochi

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Detto, fatto. La polizia locale ieri è scesa in strada per un presidio informativo. Per tutta la mattinata una delegazione, insieme al Sulpm e al Csa, ha organizzato un momento di confronto con la cittadinanza tra via Rovani e viale Casiraghi. "Vogliamo raccontare quale situazione viviamo, quali difficoltà ci sono e perché può capitare che alcuni servizi non vengano svolti. Abbiamo avuto anche problemi a presidiare gli ingressi e le uscite delle scuole", diceva Carmelino La Grotteria, agente sestese e delegato sindacale, a una signora. Per tre ore i ghisa hanno distribuito un duro volantino che mette nero su bianco le richieste che, da oltre un anno, non vengono accolte dal Comune. "I carichi di lavoro sono aumentati dopo l’introduzione del turno notturno".

Si chiede poi l’assunzione di personale, "che al momento non è più sufficiente a coprire i turni e i servizi richiesti". Non solo la dotazione organica, per ruotare su quattro turni, è scarsa, ma l’età media è anche troppo elevata per essere performanti. "Da subito abbiamo posto un problema sulle limitazioni dovute all’età degli agenti impegnati sulle pattuglie serali. Operatori di oltre 62 anni e fino al raggiungimento della pensione oggi sono chiamati a svolgere attività di pronto intervento in orario seralenotturno". Lo stato di agitazione, che era stato proclamato un anno fa e poi congelato, è stato così "riattivato". "Da mesi in comando non vediamo né sindaco né assessore alla Sicurezza, che nascondono disinteresse e sostengono che azioni come quella di oggi siano strumentalizzazioni politiche - lamentano Sulpm e Csa -. Chiediamo che la politica risolva i problemi e ridia dignità a una categoria che ha sempre fatto il proprio dovere". La.La.

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