Vigili, protesta anti-badge: scatta lo sciopero per Milan-Napoli

Stop straordinari alla Fashion Week. «E non finisce qui»

Ghisa in agitazione

Ghisa in agitazione

Milano, 7 gennaio 2019 - Vigili non si ferma la mobilitazione anti-badge. Nelle prossime ore, il Sulpm e le altre sigle di base contrarie all’introduzione del cartellino elettronico per la rilevazione della presenza proclameranno uno sciopero di 24 ore per sabato 26 gennaio. Non una giornata qualsiasi, visto che in serata a San Siro è in programma la partita di campionato tra Milan e Napoli; inutile dire che il forfait dei ghisa creerebbe diversi problemi all’esterno dello stadio, in particolare sul fronte della gestione del traffico in piazzale Lotto e dintorni. Per chi non lo ricordi, gli agenti della polizia locale avrebbero voluto incrociare le braccia già a Sant’Ambrogio, ma alla fine la Prefettura aveva optato per il differimento della protesta, così da scongiurare il caos per la concomitanza di tre eventi-vetrina per la città come Prima della Scala, Fiera degli Oh bej! Oh bej! e vertice Ocse.

A distanza di un mese, i ghisa «ribelli» hanno fissato una nuova data: «La nostra battaglia prosegue, indietro non si torna», chiarisce il segretario del Sulpm Daniele Vincini. Non basta. Sì, perché i ghisa stanno pensando ad altre forme di mobilitazione, a cominciare dallo stop agli straordinari per la Fashion Week, in programma tra il 19 e il 25 febbraio. Sabato, invece, andrà in scena l’annunciata protesta-choc alla cerimonia di commemorazione per Nicolò Savarino, il ghisa di quartiere travolto e ucciso dal Suv guidato da Remi Nikolic la sera del 12 gennaio 2012 in via Varè: i vigili hanno fatto sapere che si volteranno di spalle quando prenderà la parola l’esponente del Comune, che sia il sindaco Giuseppe Sala o la sua vice Anna Scavuzzo. La tensione resta altissima. E se n’è avuta prova il 28 dicembre, all’incontro tra il primo cittadino e le sigle sulle barricate: a un certo punto, Sala, spazientito dalle prese di posizione dei delegati sindacali, si era alzato e aveva abbandonato il tavolo. In quella sede, l’amministrazione aveva ribadito la sua posizione: il badge va introdotto per legge, insieme a un nuovo sistema gestionale informatizzato che renda più efficiente l’attività del Corpo.

Di più: Sala aveva evidenziato alcune storture legate all’utilizzo eccessivo degli straordinari (che peserebbero sulle casse di Palazzo Marino per una cifra prossima ai 18 milioni di euro annui), citando casi di agenti che avrebbero accumulato per anni fino a 300 ore mensili di servizio fuori dal turno ordinario. Dal canto loro, i sindacati avevano avanzato per l’ennesima volta la richiesta di essere trattati «da forza di polizia e non da amministrativi», sottolineando che l’attuale metodo della spunta manuale «funziona benissimo: abbiamo il più basso indice di assenteismo tra tutti i dipendenti comunali, pari al 4,2%». Posizioni distinte e distanti. Intanto, la sperimentazione va avanti: in settimana, il badge verrà introdotto tra i ghisa che prestano servizio in Centrale operativa, all’Unità centrale informativa e al Comando di Zona 8.

 

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