Un’altra scritta antisemita. Il raid vicino alla Sinagoga

"Ebrei letame" è comparso sulla lastra che indica il nome di via San Barnaba. Meghnagi: "Israele demonizzato". Gli accertamenti investigativi della Digos.

Un’altra scritta antisemita. Il raid vicino alla Sinagoga

Un’altra scritta antisemita. Il raid vicino alla Sinagoga

La scritta è stata segnalata nei giorni scorsi alla Digos: "Gaza. Ebrei letame", le parole segnate con un pennarello blu sulla lastra che indica il nome di via San Barnaba vicino ai cancelli esterni del Policlinico. A due passi dai Giardini della Guastalla e dalla Sinagoga centrale. L’ennesimo messaggio choc contro gli ebrei, ad allungare una serie iniziata dopo l’attacco di Hamas del 7 ottobre e la controffensiva militare di Israele, ha generato l’immediata reazione del presidente della Comunità ebraica di Milano Walker Meghnagi, che ha ricevuto anche la telefonata di solidarietà del presidente del Senato Ignazio La Russa: "Sono stufo di condanne e prese di distanza. Voglio essere chiaro: la matrice di questa scritta è la stessa di tanti atti antisemiti che abbiamo vissuto in questi mesi, una demonizzazione di Israele spinta a tal punto da far odiare gli ebrei".

"Arriviamo alla Giornata della Memoria con un clima non positivo e non bello, in una città che ha subìto le deportazioni – ha sottolineato il consigliere dem Daniele Nahum nell’aula di Palazzo Marino –. Con forza voglio dire che quel clima non lo voglio più vedere e le istituzioni democratiche non possono permetterlo". Di gesto "vergognoso e vile" ha parlato il governatore Attilio Fontana: "L’amarezza per azioni del genere – ha aggiunto – diventa ancor più grande se penso alla visita che proprio qualche giorno fa abbiamo effettuato al Memoriale della Shoah con la senatrice Liliana Segre".

"L’antisemitismo – il commento del presidente provinciale dell’Anpi Roberto Cenati – sta pericolosamente crescendo anche nel nostro Paese. Nostro compito è contrastarlo con gli strumenti della conoscenza storica, della Memoria, dalla Cultura". La scritta sulla targa non è l’unica presente nella zona: ce ne sono altre a favore di Gaza e pro Putin. Poco più di due mesi fa, un’insegnante italiana di origine ebraica aveva trovato una Stella di David e il numero dell’interno del suo appartamento dietro il muro di casa, in un condominio della prima periferia est. Qualche giorno dopo, i carabinieri del Nucleo informativo avevano denunciato un cinquantaseienne di Corsico, ritenuto responsabile delle scritte antisemite comparse nei bagni di un bar di via Soderini e del Centro diagnostico italiano di via Saint Bon. Nicola Palma