"Turni massacranti, pause brevissime in cui non abbiamo neanche il tempo di mangiare, in otto ore di lavoro – lamentano i lavoratori – contratti vergognosi, troppe mansioni da svolgere e tagli su tagli. A rimetterci non siamo solo noi lavoratori, ma soprattutto l’utenza, gli ospiti". Le organizzazioni sindacali Cobas e Usi Sanità hanno organizzato un presidio davanti all’istituto Sacra Famiglia, chiedendo alla Fondazione "maggiori sicurezze professionali, turni adeguati e un lavoro che ci consenta di assistere al meglio i nostri ospiti: sono loro i nostri reali datori di lavoro, che assistiamo con cura", spiega il rappresentante di Usi Sanità Alfonso Ruggiero.
"Sono anni che sopportiamo – prosegue Ruggiero –, chiediamo condizioni di lavoro che ci consentano di non ammalarci, dignitose. Non è stata prevista sostituzione per chi va in pensione o per ferie. Si lavora male: la Fondazione sta sperimentando i nuovi turni di otto ore in un reparto ma sappiamo che questo modello verrà poi replicato negli altri". Il sindacalista, durante il presidio, ha ripercorso le tappe della "lotta dei lavoratori contro condizioni peggiorative – ancora Ruggiero –. Abbiamo dato tutto in questi anni: quando siamo passati da pubblico a privato, negli anni ’90, ci siamo dovuti adeguare, così come al passaggio dei contratti Uneba che non ci consentono di sopravvivere".
"Non siamo nemici della Fondazione – conclude –, chiediamo solo il rispetto dei nostri diritti e delle condizioni di lavoro. Invitiamo la direzione a venirci a trovare nei reparti, per vedere da vicino la situazione per cui protestiamo. Vogliamo solo essere ascoltati e che le nostre istanze vengano prese in considerazione, con proposte risolutive".
"La nuova turnistica che Fondazione Sacra Famiglia ha adottato in un primo reparto, dopo averla comunicata ai dipendenti e ai sindacati – replica Fondazione –, rientra nei modelli classici che tutte le strutture sociosanitarie e sanitarie adottano. I turni diverranno più stabili e sostenibili per tutto il personale e consentiranno una migliore gestione del rapporto tra vita lavorativa e privata, come richiesto da anni. Una parte degli stessi sindacati ha accolto con favore la decisione di Fondazione di passare alla nuova turnistica, ritenendola corrispondente alle esigenze dei lavoratori e delle attività da essi svolte. Fondazione Sacra Famiglia crede e ha sempre creduto in un confronto positivo con i lavoratori e i loro rappresentanti e non intende prestarsi a scontri strumentali e interpretazioni pretestuose".