Treno bloccato tra borgo Bagnolo e Chiaravalle: "Noi, due ore fermi senz'acqua"

Il racconto di Giusy Messina, referente del comitato che raggruppa i pendolari del Sud Milano e del Lodigiano

Giusy Messina, del comitato pendolari Sud Milano e Lodigiano

Giusy Messina, del comitato pendolari Sud Milano e Lodigiano

San Zenone al Lambro (Milano) - «Bloccati per ore su un treno fermo a causa di un guasto elettrico. Un’odissea". C’era anche Giusy Messina, referente del comitato che raggruppa i pendolari del Sud Milano e del Lodigiano, tra i 400 passeggeri del convoglio della S1 Saronno-Lodi che nella serata di martedì è rimasto fermo sui binari, tra borgo Bagnolo e Chiaravalle, per un problema sulla linea aerea. Dopo una lunga permanenza a bordo, i viaggiatori sono stati evacuati. E hanno sostato "in un tratto di ferrovia che sconfina nella boscaglia" raccontano, prima di essere caricati su un secondo treno che li ha riportati a Rogoredo. Da questa stazione era partita, alle 18.05, la S1 che a Lodi non è mai arrivata. "Subito dopo la galleria di Rogoredo il treno si è fermato, come sempre, per dare alcune precedenze. Questa volta, però, abbiamo notato che l’attesa era più lunga del solito. E qualcuno tra i passeggeri diceva di aver visto delle scintille – racconta Messina –. All’improvviso si sono spente le luci. Il capotreno è venuto a dirci che c’era un problema sull’impianto elettrico e il treno era rimasto senza corrente".

«Siamo rimasti a bordo un paio d’ore, senza aria condizionata e con le finestre chiuse, ad eccezione di quelle più piccole. Solo quando sono arrivati polizia e vigili del fuoco, ci hanno consentito di scendere. Ci siamo ritrovati lungo i binari, in un’area dove a volte stazionano sbandati e vagabondi. I soccorritori ci hanno scortati fino ad una piazzola, dove siamo rimasti fino alle 21 circa". Il treno fermo non è mai ripartito ed era già sceso il buio quando la fiumana è stata raccolta da un Piacenza-Greco Pirelli, che ha effettuato una fermata straordinaria tra borgo Bagnolo e Chiaravalle per riportare tutti a Rogoredo. "E’ assurdo aver dovuto aspettare due ore prima di scendere dal treno guasto e un’altra ora prima di salire su un secondo mezzo. Mi sarei aspettata che venissero distribuiti almeno dei generi di conforto, e invece nemmeno una bottiglietta d’acqua". Attraverso il comitato pendolari Giusy Messina ha denunciato più volte le pecche del servizio ferroviario, "sono rincasata a San Zenone alle 21.40. E oggi (ieri per chi legge, ndr) sono stanchissima".

 

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