Tra flash-mob e sensori per l’aria "Più di un terzo delle scuole chiede strade pedonali"

Via Castellino da Castello e Gattamelata sperimentano l’ingresso senza auto per un giorno. Il progetto “Piazze aperte“ ha coinvolto 250 istituti: "Liberate altri 90mila metri quadrati".

Tra flash-mob e sensori per l’aria  "Più di un terzo delle scuole  chiede strade pedonali"

Tra flash-mob e sensori per l’aria "Più di un terzo delle scuole chiede strade pedonali"

Banchi in strada, fuori le auto. Biblioteche a pedali e sport nei parcheggi "liberati". Anche via Castellino da Castello è diventata una strada scolastica, almeno per un giorno. Il flashmob è stato organizzato dagli studenti del liceo Bottoni, dai bimbi della primaria Pizzigoni, dai genitori e dalle associazioni, in attesa di capire se anche la loro piazza potrà essere al più presto aperta. È una delle proposte al vaglio del Comune di Milano. Quaranta i progetti realizzati tra il 2018 e il 2022, che hanno visto la pedonalizzazione di 25mila metri quadri, due in cantiere, tre in approvazione, dieci da sviluppare. Ma le richieste per nuovi interventi davanti alle scuole interesserebbero altri 90mila metri quadri, per altre 87 proposte. Nell’attesa, a ricordare l’urgenza di strade scolastiche - a Milano come in tutta Europa - è stata l’iniziativa “Street for Kids“ con migliaia di bimbi che hanno occupato le vie con girotondi, biciclettate, giochi. Per chiedere più sicurezza e aria pulita insieme a Legambiente Lombardia e Massa Marmocchi. L’iniziativa a Milano è stata coordinata da “Sai Che Puoi?“ con pedalate da piazza Leonardo Da Vinci a viale Argonne, con pedibus, flash-mob in via Vincenzo Russo, abbracci e girotondi in via Scialoia. E via così, fino alle prove generali di via Gattamelata, via Castellino da Castello e Giusti con la pedonalizzazione per tutto il giorno mentre in via Beroldo si è colorata la nuova strada scolastica. Qui, accanto al liceo Carducci, è stato presentato anche il progetto per il monitoraggio dell’aria vicino alle scuole e ai luoghi sensibili.

Bloomberg ha annunciato l’installazione di trenta microstazioni di sensori ultracompatte per raccogliere dati locali sull’aria, integrando le informazioni fornite dalla rete di monitoraggio esistente, progettata e gestita da Amat per conto del Comune di Milano, e integrata a quella di Arpa Lombardia.

"Oggi Milano – ha sottolineato l’assessore al Verde e Ambiente Elena Grandi – può contare su una rete di dieci stazioni ad elevata tecnologia e affidabilità. Questo ci consentirà di analizzare ancora meglio l’aria della nostra città, aiutandoci a prendere decisioni più incisive per i nostri quartieri". All’ultimo avviso del Comune per la creazione “Piazze aperte“ hanno partecipato 250 scuole (su circa 700 presenti nel nostro Comune): "Più di un terzo delle scuole milanesi si è attivata per chiedere la realizzazione di una piazza o di una strada scolastica", fanno il punto gli organizzatori di Street for Kids. Oggi a Milano solo il 5,5% delle scuole è dotato di strade car free. Media lontana dal 18% di Parigi, il 26% di Londra e il 29% di Barcellona.

Simona Ballatore

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