MASSIMILIANO MINGOIA
Cronaca

Tassa rifiuti, le tariffe scendono: -3,65% per le utenze domestiche

La Giunta: la maggior produzione di rifiuti delle attività commerciali aumenta il gettito a loro carico

di Massimiliano Mingoia

La ripresa della Milano post-Covid provoca anche la riduzione delle tariffe della Tari – la tassa comunale sulla raccolta dei rifiuti – a favore delle utenze domestiche. Buone notizie per una buona parte di milanesi. Vediamo nei dettagli. Le utenze domestiche pagheranno nel 2023 in media il 3,65% in meno di Tari rispetto allo scorso anno. La riduzione fa seguito a quella di oltre il 4% registrata nel 2022 e conferma il trend degli ultimi anni: nel 2019 in città la tariffa media per famiglia era di 225 euro, nel 2022 è stata di 212,74 euro, quest’anno sarà di 204 euro. Per fare qualche esempio, una famiglia di due persone in una casa di 70 metri quadrati pagherà quest’anno 206 euro invece dei 214,5 versati nel 2022; un single in 50 mq 120 euro invece dei 124,95 dello scorso anno; una famiglia di 4 persone in 100 mq 328,85 euro invece dei 341,68 del 2022.

La delibera con le tariffe Tari 2023 e le relative agevolazioni – delibera firmata dall’assessore al Bilancio Emmanuel Conte – è stata licenziata ieri dalla Commissione Bilancio e passerà all’esame del Consiglio comunale per l’approvazione, prevista per legge entro il 30 aprile. Il tributo coprirà la spesa per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, che si prevede ammonti quest’anno a 299,2 milioni di euro, cioè 2,8 milioni in più dello scorso anno (296,4 milioni).

La riduzione che i cittadini registreranno sul bollettino del Comune è dovuta a una diversa ripartizione dei costi fra utenze domestiche e non domestiche. Una maggiore percentuale di rifiuti prodotti dalle attività commerciali, infatti, aumenta la quota di gettito a carico di queste ultime: se nel 2022 nelle case dei milanesi si produceva il 53% dell’immondizia, quest’anno la percentuale scende a circa il 51%, con un parallelo aumento di due punti percentuali dei rifiuti generati dalle utenze non domestiche. Il gettito che il Comune attende dai nuclei familiari per il 2023 è dunque di 154 milioni di euro (contro i 158 milioni dello scorso anno), quello dalle attività è di 145 milioni (contro i 138 milioni dello scorso anno).

In crescita il numero delle utenze: sono 11 mila in più rispetto al 2022 e oltre 50 mila in più rispetto al 2019. Le utenze domestiche passano da 745.052 nel 2022 a 754.382 nel 2023 (erano 703.692 nel 2019), quelle non domestiche da 136.558 nel 2022 a 138.185 (139.457 nel 2019 e 133.257 nel 2020).