Tangenti, quattro arresti a Milano: nei guai anche due dipendenti comunali

Arrestati anche un ex dirigente dell'amministrazione e il titolare di una società edile, In tutto gli indagati sono 12. Sequestrati documenti utili alle indagini presso il Comune di Milano e l'Aler

Palazzo Marino, sede del Comune di Milano

Palazzo Marino, sede del Comune di Milano

Milano, 29 settembre 2015 - Due dipendenti del Comune di Milano, un ex dirigente dell'amministrazione e il titolare di una società edile sono stati arrestati stamani nell'ambito di un'inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto di Milano Giulia Perrotti e dal pm Luca Poniz e condotta dal Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza. Tra i reati contestati, corruzione, turbata libertà degli incanti e truffa. Sono stati anche eseguiti sequestri presso il Comune di  Milano, l’Aler (azienda lombarda edilizia residenziale), e due società. Gli indagati sono complessivamente 12

In un comunicato stampa firmato dal procuratore capo di Milano Edmondo Bruti Liberati viene spiegato che è stata eseguita dalla Gdf un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip Alfonsa Maria Ferraro nei confronti dei quattro indagati per fatti commessi a Milano tra il 2005 e l’ottobre 2012. Nei guai sono finiti Luigi Mario Grillone "nella sua qualità di ex dirigente del Comune di Milano e nell’attuale di procacciatore di contatti di affari per aziende private nonché di socio occulto della società ‘Professione Edilizia Srl’", Marco Volpi "nella sua qualità di titolare della società ‘Professione Edilizia Srl’".

Guardia di Finanza

In carcere sono finiti anche Giuseppe Amoroso "nella qualità di dipendente del Comune di  Milano, appartenente all’ufficio settore manutenzione e di socio occulto della società ‘Professione Edilizia Srl’", e Angelo Russo "nella qualità di dipendente del Comune di Milano" anche lui appartenente all’ufficio settore manutenzione e ritenuto "socio occulto della società ‘Professione Edilizia Srl’". Avvisi di garanzia sono stati notificati anche a due società, la C.M. Consorzio Milanese Scarl e la Professione Edilizia Srl, indagate per la legge sulla responsabilità amministrativa degli enti. 

"GARE TRUCCATE" - l’ipotesi alla base dell’inchiesta è che Marco Volpi, titolare della società ‘Professione Edilizia Srl’, sarebbe riuscito ad ottenere appalti pubblici in ambito edile attraverso gare truccate. In particolare, sarebbe riuscito ad ottenere gli appalti grazie alla collaborazione dei due dipendenti del Comune e dell’ex dirigente ritenuti soci occulti della sua società. I reati sarebbero stati commessi tra il 2005 e l’ottobre 2012 e, dunque, durante le amministrazioni de sindaci Letizia Moratti e Giuliano Pisapia. A Volpi, oltre all’accusa di associazione per delinquere e corruzione, vengono contestati anche i reati di turbativa d’asta e falso. Ai due dipendenti del Comune, Giuseppe Amoroso e Angelo Russo, viene contestata anche l’accusa di truffa. L’ex dirigente Luigi Mario Grillone è stato arrestato per associazione per delinquere e corruzione, accuse contestati anche agli altri tre indagati.  Tra i 12 indagati a piede libero accusati a vario titolo di corruzione e turbativa d'asta nell'ambito dell'indagine milanese, quattro persone tra dirigenti e dipendenti del comune, sarebbero state corrotte dall'imprenditore Volpi, finito in carcere, che avrebbe regalato loro «2 tablets marca Apple - tipo iPad». Il fine secondo le indagini era quello di ottenere "informazioni rilevanti" per il "favorevole esito della gara".

SCUOLE E CASE POPOLARI - Da quanto si è saputo le presunte gare d’appalto truccate al centro dell’inchiesta della Procura di Milano riguardano lavori di manutenzione nell’edilizia scolastica e in case popolari. Amoroso e Russo avrebbero agito, secondo i pm, assieme a Luigi Mario Grillone, ex dirigente ‘esternò del settore edile, come «soci occulti e amministratori occulti» della società ‘Professione Edilizia' di Marco Volpi, che avrebbe vinto gli appalti. Inoltre, sempre stando alle indagini della Gdf, Grillone è anche accusato di aver incassato mazzette per sbloccare alcuni crediti che un altro imprenditore aveva nei confronti della Romeo, società che lavorava per conto di Aler, l’azienda lombarda di edilizia residenziale.

"DIPENDENTI ASSENTEISTI" - I due dipendenti dell’Ufficio settore Manutenzione del Comune di Milano, Giuseppe Amoroso e Angelo Russo sono anche accusati di truffa perché si sarebbero assentati durante gli orari di lavoroAd un collega che gli diceva «vabbé ma se torni in ufficio però fatti vedere», Giuseppe Amoroso avrebbe risposto: «Proprio per una scappata, giusto per ...». È con questa «sfrontatezza» e «naturalezza», come scrive il gip di Milano Alfonsa Ferraro nell'ordinanza, che i due arrestati parlavano al telefono del loro costante 'assenteismo' dal luogo di lavoro. In un'intercettazione del 31 ottobre 2012, ad esempio, Amoroso diceva a Marco Volpi, l'imprenditore arrestato, che doveva «tornare comunque in ufficio». E Volpi ironicamente: «Ah, perché lavori anche! Ah, bella vita che fai!». E il dipendente comunale: «Ogni tanto ... sai ... mi danno per disperso, però ogni tanto mi chiamano e mi dicono 'Oh, ma dove cazzo sei finito!». In un'altra telefonata lo stesso Amoroso avrebbe dato suggerimenti ad Angelo Russo, l'altro dipendente comunale arrestato, su come timbrare il cartellino per poter andarsene prima.

PROSTITUTE - In un'annotazione della polizia giudiziaria agli atti dell'indagine su un presunto giro di mazzette, "si da' conto di centinaia di telefonate effettuate in orario di ufficio volte a concordare appuntamenti con donne dedite alla prostituzione" da parte di uno dei due dipendenti del Comune di Milano arrestati. "Si tratta - commenta il gip che ha firmato i quattro arresti - di attivita' che lo hanno distolto dallo svolgimento delle sue mansioni e che, in ragione della frequenza e del tempo dedicato a detta attivita' privata, rendeva il dipendente sostanzialmente assente dal luogo di lavoro". Per questo, spiega il gip, e' ipotizzabile a suo carico il reato di truffa.

PISAPIA: "COMUNE PARTE OFFESA" - "Piena e totale fiducia nella magistratura. Il Comune come e' del tutto evidente e' parte offesa e come parte offesa non solo mi costituiro' nel procedimento gia' in fase di indagine ma come parte civile qualora ci fosse la richiesta di rinvio a giudizio". Lo ha detto il sindaco Giuliano Pisapia, a margine dell'inaugurazione della Green House in via Tortona, riguardo all'inchiesta che coinvolge dipendenti del Comune. "Si valuteranno poi i danni economici e di immagine, nel momento in cui ci sara' una sentenza, in primo grado e poi il passaggio in giudicato", ha detto Pisapia.

"Posso solo dire che per quanto mi riguarda l'ex dirigente del Comune che era stato assunto non dalla mia ma da altra amministrazione io l'ho revocato e allontanato 15 giorni dopo il mio arrivo a palazzo Marino", ha ricordato il sindaco che però ha specificato: "Non avevo sentore". "Non ho la sfera di cristallo, cosi' come non potevo avere sentore, se ci sono come parrebbe dalle indagini, di altre mele marce a livello molto inferiore a palazzo Marino. Fra 15mila dipendenti qualche mela marcia purtroppo c'e', lo abbiamo visto. Ma sicuramente dopo 5 anni posso dire che la stragrande parte dei dipendenti di palazzo Marino sono persone oneste che lavorano nell'interesse della comunità. Adesso vedremo se l'indagine della magistratura dira' se anche quelli che oggi sono arrestati o indagati saranno colpevoli". Alla domanda se in questi anni non sono state notate irregolarita': "io tutte le segnalazioni che mi arrivavano e nelle quali c'era un minimo di concretezza le mandavo direttamente alla procura della Repubblica", ha detto il sindaco che poi ha aggiunto: "Quello che posso dire e' che nel momento in cui c'erano state assunzioni che non mi convincevano, ho fatto una scelta drastica e annullato e revocato come prevede la legge, tutte quelle assunzioni di dirigenti. E ho avuto ragione, non solo per questa inchiesta, ma anche per altre"

 

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