
di Gabriele Bassani
Inaugurazione ufficiale nel fine settimana per "Casa Soleà", la struttura di accoglienza per minori stranieri attiva ormai da due anni nel centro storico cittadini. Si tratta di un servizio attivato dall’Amministrazione di Solaro e dall’azienda consortile Comuni Insieme che da cinque anni gestisce i programmi di sostegno a rifugiati e richiedenti asilo. La gestione della comunità è stata poi affidata al Consorzio Comunità Brianza. Aperta nell’autunno 2019, accoglie 10 ragazzi stranieri tra i 15 ed i 18 anni ed ha lo scopo di tutelare i minori che sono arrivati in Italia senza genitori e di accompagnarli nel loro inserimento in Italia, fino alla maggiore età
. Il progetto è finanziato dal Ministero dell’Interno, fa parte del Sistema nazionale di Accoglienza e Integrazione, ed in questi due anni ha accolto 17 ragazzi, tutti maschi, provenienti da Egitto, Albani,a Tunisia, Bangladesh e Guinea. Alla cerimonia d’inaugurazione, accanto al sindaco Nilde Moretti e a tutta la giunta comunale, c’era il parlamentare, già viceministro dell’Interno, Matteo Mauri. "Progetti come Casa Soleà sono un fondamentale presidio di accoglienza sul territorio, un modo per dare un concreto aiuto a questi ragazzi che arrivano in Italia senza le loro famiglie, in un mondo pieno di difficoltà" -ha detto il sindaco Nilde Moretti. "Gli educatori ed i progetti come quello per l’aiuto allo studio contribuiscono ad alleggerire il peso dell’inserimento in una nuova realtà, talvolta molto lontana dal punto di partenza, diminuendo le distanze e agevolando il percorso". All’inaugurazione c’era Luigi Boffi, presidente di Comuni insieme. "Devo ringraziare questa Amministrazione e questa comunità locale perché non ha voltato la faccia di fronte ad un problema. Ci ha dato fiducia ed è stata una fiducia ben riposta. Con questo ed altri progetti cerchiamo di fare una comunità più cosmopolita che collabora per il bene comune. Ogni giorno cerchiamo di mettere un mattone per costruire questa integrazione. Non è facile ma insieme ce la possiamo fare e anche bene".
L’on. Matteo Mauri ha spiegato di avere lavorato al ministero per la creazione dei Sai, Servizi di accoglienza e integrazione. "Oggi provo a toccare con mano che alcune scelte coraggiose fatte hanno un risultato. I veri protagonisti sono i ragazzi. E’ importante fare strade, fare scuole ma anche fare integrazione". La consigliera comunale Eva Diagne, che si è autodefinita un’ottimo esempio di integrazione, da trent’anni a Solaro e al suo terzo mandato in consiglio comunale si è detta fiera ed orgogliosa di essere solarese e di far parte di questa comunità. "L’obiettivo di Casa Soleà -ha aggiunto - è fornire riparo ma anche educazione e crescita personale di giovani che altrimenti rischierebbero di smarrirsi".