Tagli ai servizi comunali Sala attacca il Governo: "Milano merita più aiuti Ci servono 50 milioni"

Il sindaco: "I nostri cittadini versano oltre 19 miliardi di euro allo Stato. Ma il centrodestra premia solo gli amici e fa sfilare i ministri in città". Il Pd: "L’obiettivo è ottenere fondi aggiuntivi nel prossimo Dl aiuti"

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di Massimiliano Mingoia

No, non ci sta più a sentire dire dagli esponenti del centrodestra che Milano taglia i servizi e che la responsabilità è solo del Comune. Il sindaco Giuseppe Sala, d’accordo con gli esponenti del Pd meneghino, parte al contrattacco e accusa il Governo Meloni di non fare abbastanza per il capoluogo lombardo.

Il primo cittadino mette sul tavolo il peso contributivo dei milanesi nel bilancio dello Stato: "C’è un numero che è la somma delle imposte lorde che provengono da Milano e che arrivano al nostro Stato, questo numero è stato nel 2019 di 19 miliardi e 200 milioni di euro. È un numero che fa riflettere. Lo dico perché mi faccio delle domande. Questo Governo e questo Paese si rendono conto di quanto è la contribuzione che nasce a Milano? Come si può immaginare di rilanciare l’Italia se non partendo da chi ha strutture più forti e produce reddito? Non mi sto lamentando che queste tasse vadano a Roma ma davvero dobbiamo discutere su 50 milioni che ci servono per il bilancio?". Ecco, il numero-chiave. Sala sottolinea che Milano ha bisogno di 50 milioni di euro dallo Stato per scongiurare i tagli attualmente previsti nel bilancio preventivo 2023, che pure prevede un aumento di 22 milioni di euro rispetto al 2022. I fondi aggiuntivi consentirebbero in primis di evitare la cancellazione di alcuni servizi per l’infanzia. Servono subito 3 milioni di euro per i centri estivi e 2,5 milioni per le case vacanze.

La parlamentare milanese del Pd Silvia Roggiani rilancia l’appello del sindaco: "A fronte di una riduzione dei contributi statali al Comune di oltre 50 milioni di euro e di un aumento delle spese a causa dell’inflazione e del caro-energia, chiediamo al Governo di fare la sua parte e di smetterla di dire che Palazzo Marino taglia i servizi. Noi del Pd abbiamo presentato alcuni emendamenti per scongiurare i tagli ma il Governo e la maggioranza di centrodestra in Parlamento li hanno bocciati. Adesso hanno un’altra occasione: il prossimo Dl Aiuti. L’esecutivo non si volti nuovamente dall’altra parte". Il sindaco, intanto, rincara la dose e prende di mira gli esponenti del Governo che hanno partecipato a varie iniziative elettorali a favore del governatore Attilio Fontana e dei partiti del centrodestra in vista delle Regionali di domenica e lunedì: "Io sto continuando a vedere ministri che passano da Milano e fanno grandi passerelle e fotografie ma a me di questo non interessa, non mi viene in tasca nulla. Non ho mai fomentato atteggiamenti di autonomia o isolazionisti di Milano ma non posso accettare questo atteggiamento da parte del Governo. Se la destra continuerà a dire che tagliamo i servizi, non starò più zitto e continuerò a elencare le mancanze del Governo".

Non solo. Il numero uno di Palazzo Marino lancia un’ultima stoccata al centrodestra: "C’è un disinteresse che non comprendo nei confronti di Milano e mi chiedo se al Governo abbiano voglia di interessarsi solo dei loro amici e degli amici degli amici. Questo è il dubbio che mi sta venendo. La premier Giorgia Meloni? L’ho sollecitata un paio di volte a considerare l’opportunità di venire a Milano e di toccare con mano la situazione. Al momento non l’ha programmato ma speriamo che lo faccia perché credo che i milanesi cominceranno a risentirsi della situazione".

Le reazioni del centrodestra alle parole di Sala e del Pd meneghino non si fanno attendere. Il consigliere comunale della Lega Samuele Piscina ribatte: "Se Sala non è capace di far quadrare i conti non se la prenda con il Governo. Gli sprechi targati Pd sono infiniti: integrazione dei rom, piste ciclabili inutili, acqua in cartone...". Il capogruppo di FdI Riccardo Truppo, intanto, sottolinea che "dopo 12 anni di sinistra, Milano è in ginocchio: nidi chiusi, centri estivi aboliti, Municipi messi in condizione di non lavorare, mobilità disastrata e multe alle stelle". Il capogruppo di FI Alessandro De Chirico, infine, nota: "Sala e il Pd cercano scuse per l’aumento del biglietto Atm e del ticket di Area C".

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