
Stalking (foto di repertorio Newpress)
Milano, 31 gennaio 2019 - Sorveglianza speciale per un 38enne italiano che la Polizia definisce «uno stalker persistente». La decisione è stata presa dalla sezione autonoma Misure di prevenzione del Tribunale di Milano su proposta del questore Marcello Cardona dopo le indagini della Divisione Anticrimine.
L'uomo, che lavora come guardia giurata, al termine di una burrascosa relazione con una donna di Monza con la quale ha avuto due figli, secondo le accuse si è reso protagonista di violenze e intimidazioni con cadenza quasi quotidiana. Gli episodi sono avvenuti alla presenza dei due figli minori della coppia, in alcuni casi loro stessi coinvolti nella spirale di violenza al fine di screditare la madre. Il 38enne "dal temperamento molto aggressivo", era solito andare nell'abitazione dell'ex compagna portandosi diverse armi bianche, tra cui coltelli e un kubotan, un punteruolo in metallo progettato per colpire zone sensibili del corpo come nervi o ossa sporgenti. Nell'ultimo periodo aveva violato costantemente tutte le misure cautelari a lui applicate, come il divieto di dimora nella provincia di Monza Brianza fino agli arresti domiciliari, venendo più volte arrestato dal commissariato di Monza. Dopo essersi assicurati del ritiro dell'arma da lui detenuta per motivi di lavoro, la Divisione Anticrimine ha elaborato per l'uomo una proposta di sorveglianza speciale introdotta con la riforma del Codice Antimafia del novembre 2017 che prescrive misure di prevenzione nei confronti dei mafiosi a prescindere dall'esito del processo penale.
Con la misura, al 38enne sono state imposte prescrizioni specifiche a tutela della vittima, come il divieto assoluto di avvicinarsi all'ex compagna e ai due figli, e prescrizioni rivolte al suo recupero sociale, come l'invito a prendere contatti con il Cipm di Milano al fine di sottoporsi a un percorso di trattamento psicologico.