Micheli è riuscito a fare quadrare il cerchio, mantenendo in equilibrio i nuovi assetti politici. Lunedì verranno svelati i nomi dei futuri assessori di Segrate, con qualche new entry e molte riconferme. Sono state trattative difficili quelle che hanno visto impegnato il rieletto sindaco di centrosinistra nei giorni scorsi: il punto debole delle consultazioni interne è stato il mantenimento dell’equilibrio di genere. Liste e partiti vorrebbero nominare solo uomini, nonostante la legge preveda che almeno il 40% degli assessori sia donna. A poche ore dall’annuncio ufficiale, nei corridoi di palazzo stanno rimbalzando i primi nomi. L’exploit della Lista Micheli – con i suoi consiglieri under 35 e – non ha portato ad una inversione di rotta su questo tema. Il nome proposto, infatti, è quello di un uomo, Guido Bellatorre, nonostante la più votata della lista sia stata Greta Coraglia. Quello di Bellatorre pare sia uno dei nomi sicuri .
Nella rosa del Pd – un partito che ha fatto della rappresentanza di genere un cavallo di battaglia – per ora ci sarebbe solo una donna, l’assessore uscente Barbara Bianco (oggi ai Servizi sociali), che potrebbe essere riconfermata insieme ai colleghi di giunta e di partito Luca Stanca (attuale vicesindaco) e Damiano Dalerba (Lavori pubblici). In pole position anche il segretario del Pd, Francesco Di Chio, per lui si starebbe valutando un rientro in giunta – era uscito dalla squadra di governo l’anno scorso, per assumere il ruolo di coordinatore del partito – oppure la carica di presidente del consiglio. Anche Segrate Viva ha chiesto un posto in giunta, sempre per un uomo: Federico Figini. A Segrate Nostra spetterebbero invece due assessori e, per rispettare le quote previste dalla legge, dovrebbero essere entrambe donne.
A meno che altri gli altri uomini in lizza non facciamo passi indietro. Se così non fosse, nessuna riconferma per Gianluca Poldi (Cultura) e Roberto De Lotto (Urbanistica).
Patrizia Tossi
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