
I genitori del Comitato Ics Copernico sono molto orgogliosi: il diario per gli alunni di elementari e medie realizzato quest’anno è "bellissimo, colorato, unico", dicono gli ideatori. Giunto alla nona edizione, il diario ha la copertina creata da Fabio Poms, che ha curato l’illustrazione e l’impaginazione, e da Marco Zanghi, in arte Prosa Bang, "il nostro writer corsichese di fama internazionale", dicono entusiasti i genitori.
Zanghi fa parte del collettivo di writers “We run the streets” di Trezzano che ogni anno organizza eventi in tema street art. I più importanti torneranno quando l’emergenza sanitaria lo consentirà: si tratta del “Meeting of styles” e dell’“Urban giants festival”, che ogni anno raduna a Trezzano decine di artisti famosi nel panorama internazionale dell’arte di strada. “We run the streets” è nata invece nel 2014, impegnata non solo nella creazione di capolavori su muro realizzati a bomboletta spray, ma anche in progetti sociali ed educativi, a partire proprio dalle scuole.
"Ci rivolgiamo ai ragazzi, ai giovanissimi – parla Marco Zanghi –, collaborare alla realizzazione del diario scolastico è un modo per avvicinarli a quest’arte, spesso vista erroneamente come modo per imbrattare i muri. La street art è invece espressione artistica complessa e completa, difficile ma ricca di soddisfazioni. Vogliamo indirizzare i ragazzi a questa forma d’arte che abbellisce le città, sempre nel rispetto della legalità".
Insomma, graffiti sì, ma solo se autorizzati e su muri liberi, altrimenti è vandalismo, come spiegano gli artisti che si sono messi alla prova con la realizzazione delle tavole per il diario scolastico, abbandonando (solo per un attimo) la bomboletta spray per la vecchia carta e matita. Avvicinarsi ai ragazzi è l’obiettivo di Marco e degli altri artisti di We run the streets che da tempo collaborano anche con associazioni e seguono progetti per organizzare iniziative e percorsi contro la dispersione scolastica. Un modo per sviluppare passione, creatività, e allo stesso tempo decorare la città, dipingendo su muri in quartieri degradati (sempre con i dovuti permessi), rimettendo a nuovo panchine vecchie e cabine imbrattate.
Francesca Grillo