Sindaci e studenti vicini alle famiglie

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Il dovere di ricordare e onorare chi si opposto alla disumanità delle mafie. Questo il filo conduttore della cerimonia che ieri ha chiamato a raccolta, nella centralissima piazza Vittoria, 3 classi quarte del Liceo linguistico Primo Levi, gli esponenti locali dell’associazione Libera e tutti i sindaci del Sud-Est Milanese (nella foto), che si sono dati appuntamento a San Giuliano in occasione della Giornata in memoria delle vittime della mafia. Proprio gli amministratori locali, insieme ai ragazzi, hanno letto ad alta voce i nomi delle 1055 vittime innocenti della criminalità organizzata, affinché "il ricordo di queste persone resti impresso nelle coscienze in maniera indelebile", ha detto il sindaco di San Giuliano Marco Segala, che ha anche richiamato l’importanza di contrastare i fenomeni illeciti con ogni strumento, a partire da quelli amministrativi. "Leggere i nomi delle vittime è un modo per rendere imperituri gli ideali di chi non ha ceduto a minacce e ricatti", ha aggiunto Rita Infantino, referente locale di Libera. I ragazzi del Primo Levi hanno intonato canzoni, cercando di stringersi simbolicamente alle famiglie delle vittime. Alessandra Zanardi

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