Prima allerta Seveso dell'anno, "dal 2022 stop allagamenti"

L’auspicio di Granelli in sopralluogo nei cantieri per le vasche: luce in fondo a un tunnel durato 45 anni

Una recente esondazione

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Milano, 8 febbraio 2021 - L’avviso di criticità gialla per rischio idrogeologico a Milano a causa della pioggia, caduta fino a ieri, aveva fatto suonare il campanello d’allarme. È scattata la prima “allerta Seveso“ del 2021, che fortunatamente non ha visto quegli allagamenti che da anni colpiscono quartieri come Niguarda. "Da fine 2022 potremmo stare più tranquilli", ha spiegato l’assessore alla Mobilità del Comune di Milano, Marco Granelli, parlando dei lavori per la realizzazione delle vasche per contenere le piene del Seveso in caso di maltempo. Granelli ieri ha partecipato a un sopralluogo nei cantieri con gli operatori di MM Servizio idrico. 

"Abbiamo una speranza in più, vediamo la luce in fondo ad un tunnel durato 45 anni: i lavori della vasca di Milano procedono, come quelli di Aipo per la vasca di Senago e fra qualche settimana inizieranno quelli della vasca di Lentate sul Seveso e delle aree golenali di Cantù - ha spiegato -. Sta funzionando bene anche la deviazione del fiume e lo sgrigliatore". Nello sgrigliatore "ogni anno si raccolgono 2.000 tonnellate di fango, ghiaia e materiali che il fiume trasporta da tutta la Brianza e il Comune di Milano con l’impianto di MM ferma, raccoglie e porta via, per proteggere il tratto di fiume di Milano - ha proseguito -. Un servizio efficiente, con macchinari che raccolgono con un pettine i materiali galleggianti e con le ruspe che raccolgono dal fondo fango e ghiaia. Un lavoro continuo, fatto di competenza, passione e meticolosa attenzione, perché tutto funzioni, perché il tratto coperto non si intasi, per proteggere Milano nel momento delle piene. Così ho trovato lo sgrigliatore e il cantiere, grazie per questo lavoro, per tutelare i cittadini e governare un fiume che nei giorni normali ha 20 - 30 centimetri di acqua e nelle giornate come oggi ha un metro e mezzo di acqua ma quando esonda supera i tre metri, e fa paura. Noi continueremo così - ha concluso – senza fermarci, senza perdere un minuto". 

Quella della vasche per contenere il Seveso e prevenire le esondazioni è una storia infinita, fatta di ritardi, sprechi, scontri fra amministrazioni e proteste dei cittadini. Le ultime cinque esondazioni non sarebbero mai avvenute se fossero già state in funzione le vasche di laminazione del Parco Nord e di Senago: in tre casi, sarebbe bastata solo la prima per contenere la piena; nei restanti due, sarebbe stato necessario anche l’altro bacino artificiale. Basta questo per quantificare l’importanza dei due invasi in fase di realizzazione, ai quali, secondo il piano messo a punto dall’Aipo, se ne aggiungeranno altri due a Lentate e Varedo per eliminare una volta per tutte il problema delle alluvioni a Niguarda. Quello di Senago – il primo di due finanziato da Comune e Regione con 30 milioni – dovrebbe essere pronto alla fine del 2021, al massimo nei primi mesi del 2022. Per quello che sta nascendo nel polmone verde al confine tra Milano e Bresso, bisognerà aspettare la fine del 2022.

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