Selfie pericolosi in cima ai palazzi. Milanese in trasferta fino all’Ariston

Il video postato sulla pagina Instagram, con l’insegna e la strada. "Le guardie ci inseguivano con la torcia". Evoluzioni sui tetti e arrampicate sono un fenomeno da 5 anni. Minoletti: "Forte il rischio di emulazione". .

Selfie pericolosi in cima ai palazzi. Milanese in trasferta fino all’Ariston

Selfie pericolosi in cima ai palazzi. Milanese in trasferta fino all’Ariston

di Marianna Vazzana

In piedi su una struttura metallica a decine di metri di altezza, a osservare i grattacieli di City Life. La camminata da brividi su una grata davanti allo skyline di Porta Nuova. E poi le corse sui tetti della stazione Centrale e della Galleria affacciandosi su piazza Duomo. Immortalate pure le “scalate“ in cima a torri e gru, per poi restare sospeso sopra la città. Sempre senza uno straccio di protezione. Per scattarsi selfie da pubblicare sui social. Non è la prima volta che il fenomeno del “rooftopping“, che significa “stare sui tetti“ viene a galla. Ma mette a rischio la vita, perché basta un passo falso o una scivolata per precipitare. Ma a molti non interessa, a giudicare da video e foto che circolano on line. Si affrontano percorsi sempre più pericolosi. E, per conquistare sempre più follower, le imprese sono anche in trasferta.

Perché non provare a raggiungere la cima dell’Ariston, durante la settimana del Festival di Sanremo? Questo giovane milanese seguito da oltre 20mila follower su Instagram lo ha fatto. Nella storia postata ieri nel cuore della notte, lo smartphone inquadra un tetto che nelle immagini di pochi secondi pare proprio quello del celebre teatro, poco dopo la fine della terza puntata ma con l’area sempre illuminata e nel pieno di attività legate alla kermesse. L’immagine successiva è lo screenshot di una conversazione: un amico gli scrive "brooo" e l’autore risponde "che sgravata. 30 guardie giurate che ci inseguivano con la torcia". Ancora da capire come abbia raggiunto quel punto. Ed è scattata la denuncia? A Milano era successo la scorsa estate: lo scorso 11 agosto, due francesi di 20 e 18 anni, originari di Digione, si erano arrampicati sulla guglia della Madonnina a mani nude e senza alcuna protezione, sfruttando le impalcature per il restauro, e raggiungendo la cima a 108,50 metri d’altezza. Una volta scesi, erano stati identificati e denunciati dalla polizia locale per invasione di terreni ed edifici (articolo 633 del Codice penale). Rischiano una multa da 103 a 1.032 euro.

Evoluzioni sui tetti, scalate sui grattacieli e piedi penzoloni a più di 150 metri d’altezza compaiono in video girati a Milano da almeno 5 anni. Nel 2018, ad esempio, era stato diffuso il video di tre ragazzi che espugnavano San Siro: incursione fino alle coperture e irruzione sul terreno di gioco. Ora, le foto e i video arrivano pure dalla cima del teatro Ariston nella settimana del Festival. "Sicuramente commenta Fabiola Minoletti, vicepresidente del Coordinamento comitati milanesi – c’è un aspetto di esibizionismo e di ricerca di consensi e “like” sui social ma in queste azioni c’è purtroppo anche un rischio altissimo di incidenti gravi e di scatenare pericolose emulazioni".