Segrate, si tuffa nell’Idroscalo e muore annegato

A chiamare i soccorsi. una coppia che ha visto. il cane dell’uomo uscire. senza padrone dall’acqua.

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Tragedia all’Idroscalo ieri pomeriggio: un uomo di 59 anni è annegato nelle acque del lago in una zona non balneabile. Probabilmente si è gettato in acqua per combattere la calura e, forse colto da malore, è annegato. Ma si tratta solo di un’ipotesi. Per ora l’unica pista esclusa dai carabinieri è quella dell’omicidio. Il 59enne, residente a Milano, pare fosse arrivato alcune ora prima all’Idroscalo con la sua auto, che i carabinieri hanno trovato regolarmente parcheggiata, assieme al suo cane, un Labrador nero e si era sistemato a prendere il sole nei pressi di un’area cani nella zona est dello specchio d’acqua. Verso le 16.20 si sarebbe gettato in acqua e dopo una decina di minuti è stato lanciato l’allarme. È stata proprio una coppia, all’Idroscalo anche loro con un cane, a chiamare il 112. Si sono accorti che il labrador era uscito da solo dall’acqua, con l’aria triste: vedendo che nelle vicinanze non c’era nessuno hanno pensato al peggio. Sul posto sono intervenuti i sommozzatori del comando della polizia locale di Milano, gli agenti del comando di Peschiera Borromeo e i carabinieri della stazione di Segrate. Inoltre sono arrivate anche un’ambulanza e un’automedica.

Sono stati i sommozzatori a rinvenire il corpo dell’uomo sul fondo del lago artificiale, in corrispondenza dell’area cani. L’hanno recuperato e portato a riva dove però medici e paramedici non hanno potuto fare altro che constatare il decesso. La vittima di questa tragedia era separata da moglie e padre di due figli che però vivono con la madre in Emilia Romagna e che sono stati rintracciati dai carabinieri. L’intera area è stata transennata per evitare che i frequentatori del parco si avvicina ssero alla zona dove il corpo era stato adagiato in attesa dell’arrivo del carro funebre. L’autopsia, che sarà disposta verosimilmente nei prossimi giorni, potrà aiutare gli inquirenti a stabilire le cause del decesso.

Massimiliano Saggese

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