ANDREA GIANNI
Cronaca

"Stop all’operazione Sea, dati sensibili a rischio"

Battaglia in parlamento contro l’esternalizzazione dei servizi informativi. Nuove proteste: dipendenti in cassa ma bando per altro personale

L'aeroporto di Malpensa

Milano, 11 febbraio 2022 - Il caso Sea approda in Parlamento, con una interrogazione che solleva il "rischio per la sicurezza della Repubblica" legato alla "possibilità di acquisto" del ramo d’azienda dei servizi informativi "da parte di società straniere che così verrebbero in possesso di numerosi dati sensibili relativamente al nostro traffico aereo". Un allarme lanciato dal firmatario, il deputato di Fratelli d’Italia Marco Osnato, che chiede di bloccare l’operazione, anche per una eventuale violazione della concessione rilasciata da Sea e Enac il 4 settembre 2001 per la gestione degli aeroporti di Malpensa e Linate. Si sposta così a Roma, in sede politica, una vicenda che ha già avuto uno strascico di proteste sindacali e passaggi a Palazzo Marino. Sea, controllata dal Comune di Milano, ha trasferito nella newco Airport Ict Service una sessantina di dipendenti che si occupano di infrastrutture telefoniche, telecomunicazione e servizi informativi, in attesa di cedere il ramo d’azienda - attraverso una gara - a una società esterna che si occuperà dei servizi.

Sea ha assicurato che "i lavoratori verranno tutelati" e riassorbiti dall’acquirente al termine dell’operazione dettata dall’esigenza di tagliare i costi, e finora la pesante crisi innescata dalla pandemia è stata tamponata con il largo ricorso alla cassa integrazione per i circa 2800 dipendenti "senza lasciare a casa nessuno e garantendo uno stipendio a tutti". I sindacati chiedono però a Sea, e a Palazzo Marino, di fare marcia indietro. Per lunedì prossimo le sigle Usb, Flai, Adl e Cub Trasporti hanno organizzato una nuova manifestazione davanti al Comune di Milano, ribadendo che "i lavoratori Sea non sono in vendita" e puntando il dito sulla "debole posizione" di Palazzo Marino. Ma non è l’unico fronte aperto. "La graduale dismissione riguarda anche la cessione della controllata Sea Energia Spa – spiega Giuseppe Ragusa, sindacalista Usb –. Inoltre è stato pubblicato un bando da 19 milioni di euro, rinnovando quello scaduto, per l’affidamento del servizio di supporto esterno per attività di facilitazione, accoglienza e assistenza ai passeggeri a Linate e Malpensa. Viene impiegato personale esterno, mentre i dipendenti sono in cassa integrazione da due anni". Sullo sfondo la crisi del trasporto aereo innescata dalla pandemia, che si ripercuote pesantemente sulle casse del gestore degli scali. Il personale continuerà a diminuire nei prossimi anni. "Chiuderemo, alla fine del piano industriale del 2026 – ha spiegato l’ad Armando Brunini in commissione a Palazzo Marino – con circa 2400 dipendenti. Tra uscite e ingressi il saldo netto è di almeno 300 persone in meno rispetto a oggi". Ma, nel mondo del trasporto aereo, ci sono anche segnali positivi.

Le compagnie, che finora hanno tagliato il personale, sono tornate ad assumere, anche se il traffico stenta a decollare e i livelli pre-Covid sono ancora un miraggio. Quest’anno Ita Airways prevede ad esempio di assumere circa 300 piloti e 600 assistenti di volo, mentre la nuova compagnia AeroItalia è pronta a dare lavoro a quasi 2.500 persone tra personale di volo e di terra entro il 2023, Ryanair ha avviato una campagna di reclutamento per duemila piloti in tre anni e la tedesca Eurowings vuole assumere 1.500 piloti e assistenti di volo nei prossimi 24 mesi. Da parte sua, l’ungherese Wizz Air ha organizzato un roadshow in tutta Italia per trovare 800 nuovi assistenti di volo.