Schiamazzi e pugni sui vetri, metrò fermo 20 minuti Due indagati. Nelle tasche avevano un coltellino

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Infastidivano gli altri passeggeri e tiravano pugni sui finestrini. Una situazione talmente ingestibile che il macchinista è stato costretto a bloccare il treno che stava guidando. Quello del metrò, linea rossa, che martedì attorno alle 11 è rimasto fermo in a Cairoli per una ventina di minuti. Il tempo necessario alla polizia per accertare i fatti e denunciare i due responsabili: un marocchino di 28 anni, con precedenti e senza fissa dimora, e un italiano di 22, con precedenti. Entrambi ora sono indagati per interruzione di pubblico servizio e, il più giovane, che aveva in tasca un coltello multiuso di circa 15 centimetri, anche per il possesso di oggetti atti a offendere.

Secondo quanto emerso, e come riferito anche da testimoni, a bordo sono saliti i due ragazzi "particolarmente molesti", che hanno fatto di tutto per attirare l’attenzione senza curarsi di infastidire le persone che avevano attorno e di danneggiare il mezzo. Hanno cominciato facendo confusione e battendo i pugni contro i vetri dei vagoni del metrò, costringendo poi il macchinista a fermarlo. I due erano ancora nella carrozza, a treno fermo, quando sono arrivati i poliziotti per gli accertamenti: gli agenti hanno subito identificato e perquisito i due giovani, trovando nelle tasche del ventiduenne pure il coltello.

Un’ora dopo, in piazzale Martini, tra viale Umbria e viale Molise, due italiani di 34 e 27 anni, con precedenti specifici, sono invece stati arrestati per droga: una Volante di passaggio ha deciso di controllarli perché il loro atteggiamento li aveva insospettiti. Alla vista delle divise, il più grande ha lanciato sotto un’auto in sosta un sacchetto di plastica con dentro 8mila euro in banconote di diverso taglio. Quindi è scattata la perquisizione. Il più piccolo aveva addosso le chiavi di un’auto: la polizia ha passato al setaccio il mezzo, trovando nascosti nell’abitacolo due chili di marijuana e un etto di hascisc. E per i due sono scattate le manette.

M.V.

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