San Donato, traditi dalle telecamere Passati col rosso e poi lo schianto

L’incidente dove è morta Sabrina Franco. Lo zio: "Una ragazza splendida, doveva andare a vivere col fidanzato"

di Francesca Grillo

A incastrare i tre giovani ci hanno pensato le telecamere installate proprio sull’incrocio che hanno ripreso ogni istante dell’incidente mortale in cui ha perso la vita Sabrina Franco, 38 anni, originaria di San Donato. "Una ragazza splendida – ricorda lo zio –, doveva andare a convivere con il fidanzato. Una tragedia senza senso". La donna viaggiava mercoledì sera sulla sua auto, con a bordo anche la mamma 65enne, e stava attraversando l’incrocio tra via Paullo e via Moro, lungo la strada paullese. Dall’altra parte, analizzando i filmati delle telecamere, si vede il semaforo rosso, le macchine incolonnate in attesa del verde, e l’auto guidata dal 19enne marocchino che passa col rosso. Secondo le testimonianze sui social di qualche automobilista, la macchina era stata vista poco prima mentre "correva, andava a forte velocità". Gli occhi elettronici riprendono ogni istante: la dinamica è chiarissima e non ci sono dubbi. Dopo lo schianto, i tre giovani (oltre al 19enne anche un 24enne e un 27enne, tutti marocchini senza fissa dimora), scendono un po’ acciaccati dalla vettura e iniziano a scappare. Gli agenti della polizia locale guidati dal comandante Ferdinando Longobardo ci hanno impiegato pochi istanti: li hanno beccati poche decine di metri più avanti. Per la 38enne non c’è stato nulla da fare, le condizioni erano già gravissime. Si trova in prognosi riservata, ma per fortuna non in pericolo di vita, la mamma, ricoverata in ospedale con fratture scomposte. I ragazzi sono stati invece dimessi dall’ospedale. Il 19enne è stato arrestato per omicidio stradale e omissione di soccorso dopo aver causato l’incidente stradale, gli altri due sono accusati di omissione di soccorso perché sono scappati ignorando di avere di fronte due persone gravemente ferite. Si attendono gli esiti degli esami su eventuale assunzione di alcol e droghe. Gli agenti stanno anche accertando la provenienza dell’auto, intestata a un amico connazionale. "L’intera comunità si stringe intorno alla famiglia della 38enne sandonatese", ha commentato il sindaco Andrea Checchi, aggiungendo che "chiederò un appuntamento urgente con Città metropolitana perché venga aumentata la sicurezza di questo incrocio su cui si sono verificati diversi incidenti in questi anni".

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