San Donato-Peschiera Borromeo in bici: ora il sogno è realtà

Un collegamento atteso da 30 anni, lungo quasi 5 chilometri e costato 2,2 milioni. Ciclabile intitolata al leggendario Gino Bartali

In sindaci Andrea Checchi  e Caterina Molinari scoprono la targa

In sindaci Andrea Checchi e Caterina Molinari scoprono la targa

San Donato Milanese (Milano), 10 novembre 2020 - Riccardo aveva un sogno: essere il primo ciclista a solcare il nuovo ponte sul Lambro, simbolo dell’unione tra due città storicamente divise da un muro di traffico. E ieri mattina, il sogno è stato realizzato. Il 15enne Davide Pettinon – uno studente che per quattro anni ha seguito l’avanzamento dei lavori, complice una ricerca scolastica – ha inaugurato la pista ciclabile San Donato-Peschiera al fianco dei sindaci Andrea Checchi e Caterina Molinari. Un collegamento atteso da oltre 30 anni, un manufatto costato 2,2 milioni, lungo quasi 5 chilometri e mezzo, con un ponte a scavalco sul Lambro che per anni è stato il nodo critico del progetto. I due sindaci hanno percorso in bici la pista, ognuno partendo dal proprio municipio, e si sono incontrati al confine per il taglio del nastro e la scopertura della targa. La pista è stata intitolata a Gino Bartali, leggenda del ciclismo ed esempio di coraggio: in sella alla sua bici ha saputo superare le divisioni salvando la vita in silenzio a centinaia di ebrei. "Quattro anni fa frequentavo la scuola media a San Donato – racconta il peschierese Davide Pettinon – e dovevo realizzare un’inchiesta giornalistica.

La mia attenzione era caduta sul progetto di questa pista. Avevo intervistato i due sindaci e da allora è nato il desiderio di essere il primo a percorrerla". Una lunga attesa, poi all’improvviso la telefonata dei due sindaci con l’invito all’inaugurazione della pista. "L’idea di intitolarla a Bartali è nata da un albero di carrubo – spiega la sindaca di Peschiera, Caterina Molinari –, l’essenza che popola il Giardino dei Giusti di Gerusalemme. Volevo piantarla in un parco, ma il nostro clima non è ideale per farla crescere. Allora abbiamo pensato a Bartali e al suo impegno per la Shoah, ho chiamato Andrea Checchi che ha subito accettato la proposta di intitolare la ciclabile alla sua memoria". Al parco è stata piantata una quercia, mentre sul murales dedicato a Bartali e che costeggia la pista sul tratto peschierese è stato inserito il carrubo. E un altro sogno è stato realizzato.

Un disegno monumentale creato da un collettivo di tre street artist, nomi d’arte: Hot in public, Tackle Zero, Je 73. "L’inaugurazione della pista Bartali – aggiunge il sindaco di San Donato, Andrea Checchi – cade in giorni drammatici, in cui i territori delle due città sono separati dal Dpcm. Questa opera ci consente di guardare al futuro con fiducia. Apre una nuova via, riscrivendo la mobilità dolce di un intero quadrante della provincia, e testimonia come gli enti territoriali, unendo le forze, possono migliorare la qualità della vita dei propri cittadini".  

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