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Caso Ruby, l'ex legale: "Dico la verità. Querela di Ghedini non avrà esito"

L'ex difensore di Ruby ha parlato di un presunto pagamento di 5 milioni da Silvio Berlusconi alla ragazza. La Procura valuta la possibilità di nuove indagini

Altra svolta nel processo Ruby ter

Milano, 5 dicembre 2018 - "Le querele per calunnia prospettate dal collega Ghedini non avranno alcun esito in quanto tutto corrisponde a verità". Così l'avvocato Egidio Verzini, ex legale di Ruby che ieri ha parlato di un presunto pagamento di 5 milioni di euro da Silvio Berlusconi alla ragazza attraverso una banca di Antigua, replica alla nota di Niccolò Ghedini, storico difensore dell'ex premier, che ha annunciato azioni legali.

"Reputo - aggiunge Verzini - che ad un certo punto della nostra vita la verità vada detta. Facendo ovviamente una seria valutazione tra i doveri professionali e i doveri etici e morali". Ieri, infatti, il legale del Foro di Verona, che è anche testimone citato dalla Procura nel processo sul caso Ruby ter a carico del leader di FI e altri per corruzione in atti giudiziari, ha spiegato di voler rinunciare all'obbligo del segreto professionale. Per Ghedini le dichiarazioni di Verzini "sono totalmente destituite di qualsiasi fondamento e saranno perseguite in ogni sede".

Intnato la Procura di Milano sta valutando come procedere, anche prendendo in considerazione la possibilità di nuove indagini, in relazione alle dichiarazioni dell'avvocato Egidio Verzini, ex legale di Ruby. I pm stanno vagliando al momento, da quanto si è saputo, la possibilità di indagini integrative collegate al processo in corso a Milano sul caso Ruby ter che vede imputati Silvio Berlusconi per corruzione in atti giudiziari e altre 27 persone, tra cui la giovane marocchina. A partire dalle nuove dichiarazioni di Verzini, già sentito nel corso delle indagini e teste indicato dai pm nel processo, gli inquirenti potrebbero decidere di approfondire alcuni aspetti della versione del legale.