Rozzano, si scorda di pagare 46 centesimi: “Il cantiere dell’impresa bloccato dall’Inps”

La denuncia del titolare della Edil Decor, Antonio Adamo: mai ricevuto un avviso, ora dovrò versare 229 euro di multa

Antonio Adamo

Antonio Adamo

Rozzano (Milano) –  Bloccata dall’Inps un’impresa per un mancato versamento di 46 centesimi. La denuncia di Antonio Adamo, titolare di una piccola impresa edile artigianale, la Edil Decor di Rozzano che dovrà pagare una multa di 229 euro per poter far partire il cantiere. Adamo è "recidivo" perché nel 2019 per una storia analoga (e per 29 centesimi) si era visto bloccare già una volta l’attività.

"Passano gli anni e cambiano i governi ma la burocrazia resta sempre la stessa - spiega l’imprenditore - e per i loro errori paghiamo noi". "Le attività come la mia sono soggette dal 2005 alla presentazione del Durc (documento unico di regolarità contributiva) per l’acquisizione di appalti pubblici e privati, documento che certifica la regolarità contributiva ad Inps, Inail e Cassa Edile. Con tale consapevolezza in questi 19 anni ho lavorato pagando sempre puntualmente oneri, tasse e contributi che il commercialista calcolava nelle varie dichiarazioni per gli Enti indicati, ricevendo regolarmente il documento per poter lavorare. A fronte di un credito presunto di 46 centesimi per contributi del 2017 oggi mi trovo respinta la mia richiesta del documento indispensabile per l’avvio di un cantiere i primi di febbraio creando problemi e perdite di tempo inammissibili. Il debito nei 7 anni è diventato da 0,46 centesimi a 229,29 euro per sanzioni varie - racconta Adamo -. Nel frangente, ogni 3-4 mesi abbiamo rinnovato il Durc, l’ultimo scaduto il 31 ottobre scorso, senza mai avere riscontri debitori, avvisi, comunicazioni o quanto altro". Sullo stesso è indicato che "con il presente documento si dichiara che il soggetto sopra identificato risulta regolare nei confronti di Inps, Inail e Cnce". Una dicitura che lascia intendere che non si siano sospesi.

«Non è possibile - conclude Adamo - che una partita Iva onesta e dedita alla propria attività si possa fermare per 46 centesimi a fronte di altri imprenditori e categorie che con parecchi milioni di euro di debiti continuano ad operare".

Già nel 2019 ad Adamo capitò un fatto identico: gli fu negato il Durc per l’irregolarità, a dire dell’Inps, di una contribuzione di 4 anni prima per 29 centesimi, importo che con sanzioni varie arrivò a circa 35 euro. "Ovviamente dovrò pagare la sanzione entro i prossimi giorni, non avendo il tempo materiale per agire con reclami presso Inps o verificare i termini di scadenza dell’accertamento".

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