Rogo sul fiume del Povero Piero Torna la magia

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A Trezzo torna la magia, stasera in riva al fiume il grande spettacolo del rogo del Povero Piero. Al corteo con il fantoccio è atteso il grande pubblico, dopo tre anni di stop forzato imposto dal virus e per centinaia di appassionati il conto alla rovescia è cominciato da giorni. L’attesa per la coreografia e lo spettacolo laser che sostituisce i fuochi d’artificio è forte (ma l’ingresso da via Valverde sarà riservato a 3.400 partecipanti in ossequio al Piano d sicurezza, gli altri varchi saranno presidiati, avvisa l’amministrazione). L’evento, organizzato dalla Pro Loco e dal Comune ma soprattutto da decine di appassionati volontari, chiude gli appuntamenti del Carnevale trezzese, unico nel suo genere e dalla grande tradizione: il pupazzo appartiene alla storia locale e simboleggia l’ignoranza vinta e "incenerita" dalle forze del rinnovamento. Il Povero Piero, fattore-tiranno vittima di una rivolta contadina, oggi è un esempio di tradizione popolare tramandata nei secoli che ha perso l’origine aggressiva per mantenere quella satirica. Una leggenda amata da migliaia di appassionati dal 2020 bloccati dal Covid 19. Ma adesso l’amarcord torna, tema di questa edizione, "Ciascun suoni, balli e canti - Lorenzo il Magnifico". Si comincia alle 15.30 in piazzale Gorizia con la sfilata del Povero Piero e l’arrivo in piazza Libertà, pomeriggio insieme ai Gioppini di Bergamo. Alle 20.30 in via Guarnerio secondo corteo con conclusione alle 21 alla Centrale Taccani sull’Alzaia. Il fantoccio verrà condotto in mezzo al fiume su una zattera e incendiato dalla compagnia del Bernabò. Dal 2012 il Povero Piero è Meraviglia Italiana. Bar.Cal.

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