Milano, Roberto Bolle “rockstar” riempie la piazza / FOTO E VIDEO

Ballerini emergenti, cinquantenni al debutto e bimbi al suo flash mob

Roberto Bolle balla in piazza della Scala

Roberto Bolle balla in piazza della Scala

Milano, 30 aprile 2018 - «L’entusiasmo della folla ci ha letteralmente travolto, abbiamo fatto un piccolo esperimento per testare il calore del pubblico, della gente normale, proprio perché vogliamo invadere la città a giugno, nella settimana della danza milanese, “OnDance”, dall’11 al 17». Così Roberto Bolle, la rockstar della danza classica, ha sorriso ieri al suo primo flash mob in piazza, in occasione della Giornata mondiale della Danza, che ha attirato cultori e non solo, arrivati a Milano da tutta Italia. L’invito era stato lanciato a sorpresa sui social: alle 15 in piazza della Scala, ciascuno con la propria musica nelle cuffiette, si balla insieme, «Più danze siamo, più ci divertiamo».

C’è chi si è preparato all’appuntamento con i classici - “Schiaccianoci” e “Il Lago dei cigni” su tutti -, e chi ha portato con sé “Lo Stato Sociale” o la musica del figlio. «Sono un esordiente – scherza Alberto Gargano – ho 58 anni, ballerò per la prima volta nella mia vita». È l’effetto-Bolle. «La musica che mi accompagnerà? Quella degli Age of the Egg, la band punk di mio figlio, al primo disco». «Siamo qui per Bolle sì – fa eco Cecilia Corradi –. Non solo per la sua prestanza fisica, evidente, ma per la sua levatura morale. Riesce a far accostare alla danza e al teatro anche chi è lontano. Sa cosa mi ha detto mio padre che ha 95 anni? Quando rinasco imparo a ballare».

La più piccola in piazza ha 4 anni, le più scatenate la chioma d’argento. C’è Vanessa Gherbavaz, 19 anni, di Verona, che ha passato le selezioni sia al Bolshoi di Mosca sia per due compagnie di New York. Deve scegliere. Le brillano gli occhi: «Un’emozione ballare con Bolle. Come mi piacerebbe restare in Italia ed entrare alla Scala». C’è la piccola Allegra, 7 anni, che studia già in Accademia: la mamma le ha fatto una sopresa. Sono arrivati a Milano, per l’occasione, da Alessandria, Firenze, Verona, Roma.

L’étoile fa attendere, la folla cresce. Esce dal Teatro un gruppetto di giovani di corsa, con la colonna sonora di “Fame”. «Eccolo»: un uragano che apre la folla insieme ai ballerini della Scala e agli street dancer. Dovrebbero ballare tutti, secondo le istruzioni, ma gli occhi - e soprattutto i cellulari - sono catalizzati sulla rockstar. Finisce la performance, la folla preme un po’ troppo. L’uragano si «rifugia» nel suo Tempio. Missione compiuta.

«È un primo test, un antipasto – spiega il re della danza e direttore artistico di OnDance – ci siamo divertiti a rifare un video iconico come quello di “Fame”, ragazzi di un’accademia che escono in strada e ballano con gioia. Sarà così a giugno: dal tango, allo swing, dalla classica alla contemporanea». «All’inizio ero un pochino intimorito – ammette Roberto Bolle – perché la gente era tanta, però poi abbiamo creato uno spazio in mezzo ed è stato divertente perché si sentiva il loro entusiasmo: più cresceva più noi ci gasavamo, è stato galvanizzante ballare così in libertà, senza schemi, senza costruzioni, in mezzo a tanta gente. Lo rifaremo e inviteremo a seguirci nelle piazze». La promessa. Il Fuori-Bolle. «È incredibile essere una rock star della danza oggi, con questo seguito. Mi riempie il cuore di gioia: sto riuscendo a fare sentire la danza in maniera diversa a tutto il pubblico, non solo agli appassionati, ma a chi si avvicina a questo mondo attirata dal nostro entusiasmo e dalla nostra passione».

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