Robecco, gli animalisti scendono in strada contro il centro carni islamico

Un mezzo flop la protesta per la festa del Sacrificio Intervengono anche polizia locale e carabinieri

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di Graziano Masperi

Gli animalisti protestano contro la macellazione secondo il rituale islamico del Sacrificio, intervengono la polizia locale e anche i carabinieri della Compagnia di Abbiategrasso. Ieri mattina un piccolo gruppo di animalisti, non più di cinque persone, hanno raggiunto Robecco sul Naviglio per manifestare contro la macellazione secondo il rituale islamico del Sacrificio. Sono state circa duecento le pecore macellate nell’unico centro carni autorizzato nel territorio, quello di strada per Casterno. La festività del Sacrificio si è svolta venerdì con momenti di preghiera in alcune città, tra le quali Magenta. La festa di Eid al Adha secondo la tradizione araba continuava anche ieri così come la macellazione degli animali che deve avvenire alla presenza di un fedele musulmano che recita una preghiera mentre la bestia viene uccisa.

"Un rituale barbaro che vogliamo venga abolito al più presto – urlava una ragazza davanti al centro carni –. Non è ammissibile che vengano concesse autorizzazioni per commettere tali crimini. Gli animali sono esseri che meritano e hanno il diritto di vivere la loro vita tranquillamente. Hanno anche messo un telo davanti al cancello, in modo che i passanti non abbiano la possibilità di vedere il volto delle pecore in attesa di essere uccise. Per noi tutto questo è terribile". C’è ovviamente chi paragona la festività islamica alla Pasqua cristiana e alla conseguente macellazione di agnelli, o alle uccisioni di animali che avvengono pressoché tutti i giorni nei centri autorizzati e senza la presenza di animalisti che protestano. "La cosa peggiore è che a tali rituali orrendi vengono portati anche i bambini, quasi che debbano assistere ad uno spettacolo", continuavano.

I carabinieri hanno stazionato in strada per Casterno fino al termine della manifestazione. Non è durata molto, poco dopo le 11 la zona era già completamente libera. Non si sono registrati nemmeno problemi di assembramento lungo la pista ciclopedonale vista la presenza esigua di manifestanti.

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