Rissa in corso Garibaldi, movida selvaggia e coltellate: ultrà arrestato e un ferito grave

Indagine-lampo dei carabinieri della Duomo: individuato il presunto accoltellatore, legato ad ambienti della Curva Nord dell’Inter

Carabinieri in azione

Carabinieri in azione

Milano, 7 giugno 2020 - È durata poche ore la fuga dell’accoltellatore di corso Garibaldi 104: nella prima serata di ieri, i carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia Duomo, coordinati dal capitano Matteo Martellucci, hanno effettuato una perquisizione a casa di un ragazzo sospettato di aver colpito per cinque volte il ventiquattrenne Luca P. alle 2.30 della notte precedente. Secondo le prime informazioni a disposizione, ancora da confermare, dovrebbe trattarsi di un giovane legato agli ambienti della Curva Nord dell’Inter. Dopo i controlli a casa, è stato portato in caserma per ulteriori accertamenti, in vista di un eventuale provvedimento di fermo.

A contribuire alla probabile soluzione-lampo del caso sarebbero state le testimonianze di altri ragazzi che hanno assistito alla rissa, che avrebbero detto di conoscere l’aggressore e ne avrebbero pure indicato il quartiere di residenza. Le condizioni del ferito, operato d’urgenza al Niguarda, restano gravi: è tuttora ricoverato in prognosi riservata, anche se non dovrebbe essere in pericolo di vita. Ecco la ricostruzione del raid, secondo quanto risulta al Giorno . Attorno alle 2.30, una ragazza, con i vestiti sporchi di sangue, ferma una pattuglia del Radiomobile di passaggio in zona corso Garibaldi e riferisce di una violenta rissa tra più persone, circa una decina, scoppiata vicino al bar "Amico Fritz" e poi proseguita nella galleria che porta all’ingresso dello stabile al civico 104.

I militari si avvicinano al luogo dell’aggressione, popolato a quell’ora da decine di giovani (molti senza mascherina e vicinissimi l’uno all’altro), ma vengono subito minacciati e spintonati dal ventitreenne Jacopo B., con precedenti specifici per rissa e lesioni e probabilmente sotto effetto di alcol e stupefacenti: i carabinieri del pronto intervento riescono a bloccarlo a fatica e a portarlo in caserma, da dove uscirà al mattino con una denuncia per rissa e minacce, violenza e resistenza a pubblico ufficiale. La situazione è molto complicata, dalla ressa partono anche insulti ai militari che hanno appena bloccato il ragazzo che li stava insultando e spintonando: in corso Garibaldi arrivano diverse pattuglie del Radiomobile e della Compagnia Duomo per calmare gli animi.

A terra c’è pure un ventinovenne, colpito alla tempia destra forse con un tirapugni e ricoverato al Fatebenefratelli per un forte trauma cranico: si sarebbe avvicinato al luogo della rissa per riprendere tutto col cellulare e sarebbe stato a sua volta aggredito dagli amici di uno dei due litiganti ("Che filmi?", gli avrebbero detto prima di colpirlo, facendolo cadere a terra). Gli approfondimenti degli investigatori, coordinati dal capitano Matteo Martellucci, scattano subito, basandosi sulle prime parole delle persone coinvolte e sui filmati delle telecamere della zona. In serata la svolta.

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