Rischio Long Covid a Rozzano: studio Humanitas

Uno studio di Humanitas su 4500 persone mostra che più a lungo dura l'infezione da Sars-CoV-2, maggiore è il rischio di Long Covid. Vaccinarsi con 3 dosi riduce il rischio del disturbo.



Rischio Long Covid a Rozzano: studio Humanitas

Rischio Long Covid a Rozzano: studio Humanitas

Più a lungo dura l’infezione da Sars-CoV-2, maggiore è il rischio di Long Covid. È quanto emerge da uno studio condotto da Humanitas su oltre 4mila 500 dipendenti e operatori dei propri presìdi sanitari. Sotto la regia di Maria Rescigno, pro-rettrice di Humanitas University e responsabile del laboratorio di Immunologia delle mucose e Microbiota di Humanitas, la ricerca si è sviluppata da marzo 2020 ad aprile 2022 nell’ambito del progetto di monitoraggio "Covid care program". "Il Long Covid - spiega Rescigno - viene definito come il perdurare di almeno un sintomo del Covid-19 - tra cui stanchezza estrema, mal di testa, nebbia cognitiva, perdita dell’olfatto e disturbi al sistema cardiovascolare e respiratorio - per almeno 4 settimane dai primi segnali dell’infezione". Ma perché alcune persone manifestano questi disturbi e altre no? Secondo i risultati dello studio, pubblicati su Clinical Infectious Diseases, più si protrae l’infezione da Covid, più probabilità ci sono di accusare gli strascichi a lungo termine della malattia. In questo contesto s’inseriscono i vaccini che, riducendo sia i sintomi sia la durata della patologia, contribuiscono anche a ridurre il rischio di Long Covid. "Il vaccino protegge dal Long Covid perché riduce la durata dell’infezione - conferma l’esperta -. Se il virus è presente all’interno dell’organismo per meno tempo, c’è meno rischio che la risposta immunitaria e infiammatoria scatenata dalla sua presenza si cronicizzi e dia origine a sintomi che perdurano anche in assenza dell’agente scatenante iniziale". In questo senso gli ultimi risultati della ricerca "Covid care program" confermano quanto già emerso in una prima fase di questo stesso studio, ossia che "essere vaccinati con 3 dosi protegge non solo dalle forme gravi di malattia, ma anche dal Long Covid. Secondo i dati raccolti, su 100 persone non vaccinate, ben 41 sviluppano Long Covid, mentre tra i vaccinati con tre dosi solo 16 persone ogni 100 vanno incontro al disturbo". Lo studio coordinato da Maria Rescigno va a sommarsi a quello condotto dai colleghi di Humanitas Marinos Kallikourdis e Gianluigi Condorelli, secondo il quale il Sars-Cov-2 produce talvolta una risposta immunitaria erroneamente rivolta verso cellule e tessuti, come quelli cardiaci. Questo spiegherebbe le complicanze al cuore che, in alcuni soggetti, sono conseguenti all’infezione da Covid.