Milano, scuola Grossman: 117 famiglie rinunciano a rimborsi retta. Donati ai compagni

Raccolti oltre 33mila euro per le famiglie travolte dall’emergenza Covid

La paritaria di via Inganni conta 1.035 iscritti dalla scuola materna al liceo

La paritaria di via Inganni conta 1.035 iscritti dalla scuola materna al liceo

Milano, 2 agosto 2020Centodiciassette famiglie rinunciano al rimborso delle rette scolastiche per aiutare altre famiglie della stessa scuola, colpite più duramente nel lockdown, col blocco delle attività produttive. Succede alla Fondazione Grossman che, in piena emergenza Covid-19, ha varato un fondo straordinario battezzato “Strani giorni” per gli alunni delle sue scuole paritarie, dall’infanzia al liceo. "Perché sono stati strani giorni sì e gli effetti si vedranno anche sul lungo periodo - spiega Tommaso Fasani, nel Cda della fondazione - per questo, dopo aver garantito gli stipendi ai docenti e pensato a un rimborso delle rette totale o parziale a seconda delle fasce d’età e dei servizi di didattica a distanza offerti, abbiamo pensato a un piano che permettesse alle famiglie più esposte di non dover per forza rivedere la scelta della nostra scuola a settembre, magari ritirandosi, ma di continuare a iscrivere qui i loro figli. C’è chi ha deciso di lasciare tutta o parte della quota per le famiglie più in difficoltà. C’è stata una grandissima solidarietà e un’unione d’intenti fra scuola e genitori".

Sul fronte rimborsi, il Cda ha deciso di ridurre per tutti l’importo della retta relativa al periodo di chiusura, pensando soprattutto a scuola dell’infanzia e primaria, per le quali la didattica a distanza è più complicata (per l’infanzia la riduzione delle rette è stata di circa 90%, nel biennio delle elementari di oltre il 60% e nel triennio elementari di oltre il 40%). Grazie al contributo delle famiglie - 21 dell’asilo e 96 delle elementari - sono stati raccolti poi 33.400 euro per il fondo straordinario “Strani Giorni”, aperto anche ad associazioni e imprese, che ha permesso di sostenere chi è stato più danneggiato dall’emergenza, ha chiuso l’attività o è rimasto senza stipendi per mesi.

Un contatore sul sito della scuola mostra in diretta la raccolta fondi dei genitori della paritaria di via Inganni, che conta 1.020 iscritti. L’iniziativa ha accompagnato il fondo di solidarietà, finanziato ogni anno dalla fondazione, per sostenere le famiglie che desiderano iscriversi alla paritaria ma non riuscirebbero a permettersi la retta: sono stati 74 gli alunni beneficiari nell’ultimo anno scolastico, 83 nell’anno scolastico 2019/2020 e 90 in quello precedente. Le richieste, anche visto il periodo non semplice, sono in crescita.

«L’obiettivo del fondo è rendere la nostra proposta didattica più accessibile - spiega Fasani -. Abbiamo deciso di tenere da parte alcune risorse perché purtroppo temiamo che gli effetti della crisi si faranno sentire anche più avanti, con famiglie che potrebbero manifestare problemi nel corso dell’anno. Nel frattempo però pensiamo alla ripresa, che sarà tutta in presenza. Siamo riusciti a confermare a tutte le famiglie il ritorno sui banchi il 14 settembre e anche prima". Iscrizioni in lieve aumento (ad oggi sono 1.035 gli alunni), l’organico resta stabile, via il mobilio da alcune classi, investimenti sui banchi dove necessario e spazi rivisitati al centimetro per garantire il distanziamento. "Altro argomento che ci sta a cuore è l’inserimento dei ragazzi con disabilità - sottolinea il Cda - le ore necessarie al sostegno e gli insegnanti saranno garantiti".  

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