
Un mezzo e un operatore dell’Amsa
Milano - E sono due. Il Tribunale amministrativo regionale sospende per la seconda volta, dopo la prima sentenza di un anno fa, l’efficacia della gara europea da 2,4 miliardi di euro per la gestione dei rifiuti urbani a Milano.
Si tratta di bando lanciato dal Comune in vista della scadenza del contratto stipulato con Amsa e impugnato dall’impresa Sangalli Giancarlo. I giudici amministrativi, che hanno condannato Palazzo Marino a pagare le spese della fase cautelare del procedimento, hanno bocciato le linee d’indirizzo della gara messe nero su bianco dal Comune. Nel pronunciamento del Tar si legge che "le linee di indirizzo redatte dall’amministrazione, sulla base di una relazione tecnica elaborata dall’Università Bicocca, sono centrate, essenzialmente, sul risparmio di spesa che sarebbe conseguibile tramite il lotto unico, sulla ritenuta apertura al mercato anche in caso di lotto unico e sull’esistenza di esigenze di omogeneità nell’esecuzione complessiva del servizio”. In relazione al fumus boni iuris, i magistrati amministrativi sottolineano che "le argomentazioni del Comune di Milano, che sono espressione di discrezionalità tecnica e amministrativa, da un lato, non soddisfano lo specifico onere motivazionale cui si riferisce la giurisprudenza dominante".
Da Palazzo Marino per ora nessun commento e nessuna anticipazione sulla strategia difensiva: l’amministrazione presenterà un controricorso al Consiglio di Stato o lancerà un nuovo bando riveduto e corretto? L’Avvocatura municipale è già al lavoro. In attesa della scelta finale del Comune, a esultare è l’impresa che ha presentato l’istanza anti-gara accolta dal Tar. Il presidente della Sangalli, l’ex pm Alfredo Robledo, commenta: "Prendiamo atto con favore della pronuncia dei giudici amministrativi. Ci auguriamo che non si avveri il vecchio adagio “non c’è due senza tre” e che finalmente il Comune di Milano si decida a predisporre un bando rispondente ai criteri di legge e alla normativa sulla concorrenza, principio di carattere europeo".