Ricorsi anti-PalaItalia Udienza Tar il 21 giugno

Le istituzioni studiano i Piani B in caso di stop dei giudici. Non è escluso un decreto. per commissariare l’opera

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Manca poco più di un mese al momento della verità sul futuro del PalaItalia, il nuovo palazzetto dello sport a Santa Giulia che dovrebbe ospitare le partite di hockey su ghiaccio maschile alle Olimpiadi invernali Milano-Cortina del 2021. Il prossimo 21 giugno è fissata l’udienza di merito al Tar sui due ricorsi presentati da Forumnet e da Immobiliare Ametista per chiedere l’annullamento degli atti di Comune e Regione aventi ad oggetto l’atto integrativo dell’accordo di programma Montecity-Rogoredo, atti indispensabili per realizzare il progetto del nuovo impianto da 16 mila posti e 180 milioni di euro frutto di un accordo tra Risanamento Spa (proprietaria dei terreni) e Cts Eventim (la società di promozione di eventi che realizzerà l’impianto). A inizio maggio la Giunta comunale si è costituita davanti al Tar per resistere al doppio ricorso. Forumnet è la società del gruppo Cabassi che è proprietaria del Mediolanum Forum di Assago. Immobiliare Ametista, invece, è proprietaria del Galleria Borromea Shopping Center a Peschiera Borromeo.

L’esecutivo di Palazzo Marino, nella delibera di costituzione al Tar definisce il PalaItalia "attrezzatura di interesse pubblico generale" e giudica "infondati i motivi del ricorso considerando il ruolo strategico della stessa nell’ambito dei prossimi Giochi olimpici e considerata altresì la sua natura di struttura all’avanguardia (...), dotando così la città di una struttura di cui attualmente Milano è priva". Quest’ultima considerazione – la mancanza di un palazzetto dello sport da oltre 10 mila posti in città – appare il motivo di fatto del ricorso di Forumnet, che vorrebbe mantenere il monopolio del Forum di Assago nel Milanese.

In Comune regna un certo ottimismo. La speranza è che il Tar dia torto ai ricorrenti e i lavori per il PalaItalia, dopo le bonifiche già in corso, possano iniziare entro l’estate. Ma alcune indiscrezioni raccontano anche di una serie di Piani B, nel caso in cui i giudici amministrativi di primo grado accogliessero le ragioni di Forumnet e Immobiliare Ametista, o almeno di uno dei due. In quel caso, c’è chi prevede un decreto del Governo per commissariare l’opere "per interesse pubblico" per superare lo scoglio dei ricorso e realizzare il nuovo impianto. Un commissariamento che riguarderebbe però un’opera privata, non pubblica, visto che il nuovo PalaItalia, dopo le Olimpiadi 2026, resterà di proprietà di Risanamento e sarà gestito da Eventim. Un altro Piano B? Individuare subito un’area pubblica e realizzare lì il nuovo palazzetto olimpico. Soluzione complicata, visti i tempi stretti per costruire l’impianto.

M.Min.

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