Rho - Da qualche settimana erano impegnati nei lavori di ristrutturazione di una villetta, in via Ticino 5 a Rho. Giovedì sera hanno acceso un piccolo fuoco, probabilmente per riscaldarsi. Sarebbe stato proprio il braciere il responsabile della fuga di monossido di carbonio che ha causato la morte di due egiziani, un 39enne e un 19enne, zio e nipote, entrambi operai edili, residenti a Milano.
Secondo quanto ricostruito dagli agenti del Commissariato di Rho-Pero, è stata la moglie del 39enne a trovare i corpi dei due a terra, al primo piano della villetta. La donna intorno alle 23 non vedendo rientrare il marito, dopo aver provato inutilmente a contattarlo al telefono, è andata in via Ticino. Ha capito subito la gravità della situazione. Quando sul posto sono arrivate le ambulanze del 118 per i due egiziani non c'è stato niente da fare. Erano già morti, probabilmente da qualche ora. Sul posto anche i vigili del fuoco e gli agenti del commissariato per i primi accertamenti anche se la causa della morte è abbastanza certa: ad uccidere i due è stato il monossido di carbonio respirato, un gas tanto velenoso quando insidioso.
Increduli i vicini di casa allarmati dall'arrivo dei mezzi di soccorso. "Non li conoscevo, li vedevo andare e venire con il loro furgone bianco". Pare che la villetta che stavano sistemando era loro e che qui, una volta conclusi i lavori, sarebbero andati a viverci.
La sera prima, sempre a Rho, una mamma e i suoi due bambini erano rimasti intossicati da una fuga di monossido di carbonio, in un appartamento al 7 di via Grigna. La donna e i piccoli erano stati accompagnati al pronto soccorso del Niguarda in codice giallo, fortunatamente non in pericolo di vita. In questo caso era stato il padre, rientrato dal lavoro, a dare l'allarme.
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