Paullo, sgominata la banda dei bitcoin: un 17enne la mente delle truffe

Arrestato anche il terzo minorenne, ritenuto il 'mandate' della rapina compiuta da due coetanei lo scorso settembre

Carabinieri al lavoro

Carabinieri al lavoro

Paullo (Milano) – Ha 17 anni la mente della truffa dei bitcoin, una finta compravendita iniziata sul web e conclusa a Paullo con una rapina messa a segno durante lo scambio di denaro con la vittima. Stamattina i carabinieri della stazione di Paullo hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un ragazzo di 17 anni, emessa dal gip di Milano su richiesta della Procura dei Minorenni, ritenuto l’ideatore principale della rapina commessa da altri due minorenni.

I fatti risalgono allo scorso 24 settembre, ad essere rapinato un cittadino rumeno di 46 anni di Verona che si era accordato con loro per l’acquisto di bitcoin. Tutto era iniziato con un annuncio su un sito specializzato. L'acquirente aveva pubblicato una richiesta di compravendita di bitcoin su internet e si era poi accordato con i due falsi venditori su Whatsapp. Si erano dati appuntamento a Paullo, dove si sono incontrati per la cosegna di denaro contante in cambio dell'accredito della valuta elettronica.

Una volta giunti all’appuntamento, i due ragazzi hanno aggredito con violenza la vittima, colpendolo con calci sul corpo e sferrandogli diversi pugni sul viso fino a farlo cadere a terra. Dopo averlo tramortito, gli hanno strappato di mano lo zaino con il computer portatile e 2mila euro in contanti. Sono poi scappati, facendo perdere le proprie tracce.

I due esecutori materiali della rapina, entrambi 17ennni, sono stati arestati lo scorso 29 gennaio, mentre il terzo ragazzo, loro coetaneo, è stato identificato solo in questi giorni. Le successive indagini dei Carabinieri, coordinate dalla stessa Procura della Repubblica dei Minorenni di Milano, hanno infatti consentito di raccogliere ulteriori elementi nei confronti del ragazzo, ritenuto la mente ideatrice della rapina, che ha intrattenuto frequenti contatti sia con la vittima, per la compravendita dei bitcoin, sia con gli altri due materiali rapinatori minorenni durante la commissione della rapina.

A incastrarlo, minuziosi accertamenti basati anche sull’analisi dei filmati delle telecamere di videosorveglianza e alla collaborazione della vittima, che ha denunciato sin da subito il fatto e permesso ai Carabinieri di avviare le delicate indagini. Il giovane arrestato è stato tradotto presso il carcere Beccaria per i minorenni di Milano a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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