Milano, raid nel pronto soccorso del Fatebene: in manette

Spazientito dalla lunga attesa l’uomo ha infastidito pazienti e infermieri e spaccato un vetro

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Era stanco di aspettare. Così ha scagliato una bottiglietta d’acqua sul vetro del triage del pronto soccorso, rompendolo. L’uomo, un italiano di 54 anni, è finito in manette per danneggiamento di un edificio pubblico. È successo domenica mattina, alle 7.15: secondo quanto riportato dalla Questura, l’uomo era nella sala d’attesa del pronto soccorso dell’ospedale Fatebenefratelli, in attesa di essere visitato, con un codice bianco. Spazientito "per le troppe ore di attesa", a suo dire, avrebbe iniziato a disturbare il personale sanitario e anche ad essere molesto con gli altri cittadini che aspettavano seduti (molti con codice verde, quindi con priorità rispetto a lui). A un certo punto il cinquantaquattrenne, spazientito, ha scagliato una bottiglietta d’acqua che aveva in mano contro lo sportello del triage. Il tonfo è rimbombato in tutto il salone. E il vetro colpito si è lesionato. L’infermiere di turno ha quindi allertato l’agente che in quel momento era nel posto di polizia all’interno dell’ospedale, subito intervenuto. A dare manforte è poi arrivata anche una Volante. Accertati i fatti, l’uomo è stato arrestato per danneggiamento.

Non è la prima volta che qualcuno dà in escandescnza in un ospedale. Anzi. Lo scorso gennaio, un infermiere era stato aggredito e picchiato al Policlinico mentre altre due operatrici sanitarie erano state minacciate e insultate. Da chi? Da un uomo di 52 anni, italiano, che si trovava ricoverato per complicanze legate al coronavirus. L’infermiere, secondo quanto era stato ricostruito dai carabinieri, sarebbe stato colpito a testate in faccia senza motivo. Poi lo stesso paziente si era scagliato contro altre due dipendenti, intervenute per cercare di calmarlo.

M.V.

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