
La casa con la cucina nell'armadio
Il gabinetto è a pochi centimetri dal lavandino, talmente vicino che a guardare la foto ci si domanda come fare a sedersi. Bisogna forse essere contorsionisti per vivere in questo monolocale in zona Lambrate: 30 metri quadri a 700 euro al mese più 55 di spese condominiali.
In un altro appartamento c’è un pratico angolo cottura a scomparsa, nel senso che per cuocere i cibi e lavare i piatti bisogna aprire due sportelli. La cucina racchiusa in un armadio ricorda tanto quella di Artemio del film “Il ragazzo di campagna“ del 1984. Una casa milanese che nella finzione pare bizzarra ma che non si discosta da quelle di certi annunci immobiliari di oggi, dove “un concentrato di abitazione“ supera comunque i 600 euro mensili. E spesso quelle spacciate per soluzioni originali rendono gli ambienti non proprio belli esteticamente, men che meno comodi. Per non dire tuguri. "Tutte soluzioni che non valgono il prezzo richiesto", è il leitmotive di chi si trova a cercar casa in affitto in città. E se il prezzo si abbassa, "di poco", "ci troviamo in posti che cadono a pezzi o isolati dal resto della città".
“Mi hanno proposto persino un posto letto in condivisione, nel senso che era un letto a castello, a 600 euro al mese in 30 metri quadri. Alla fine ho scelto di vivere a Cologno, pago 400 euro al mese in una casa in condivisione e mi sposto nella metropoli tutti i giorni per lavorare", racconta Luigi Vanasco, 36 anni, siciliano di Gela, istruttore di guida. Basta un’occhiata tra gli annunci sul web per trovare “case da incubo“ a prezzi folli. L’alloggio con la cucina nell’armadio, con alle spalle il letto, costa 800 euro al mese (600 nell’annuncio, più 190 di spese): 25 metri quadri in zona Lambrate. Per un un altro, 35 metri quadri che nell’inserzione corrispondono addirittura a un bilocale in zona viale Ortles, bisogna sborsare 900 euro tra affitto e spese. A separare la zona notte da quella giorno c’è una tenda, che dalla sala crea un effetto vedo-non vedo sull’armadio. Più signorile la zona Pagano. Peccato che per 550 euro si debba scegliere se dormire con la testa a pochi centimetri da lavatrice-lavandino-angolo cottura o alla porta d’ingresso, visto che il letto è nel mezzo.
Nell’annuncio di un “monolocale con cantina“ a 700 euro non ci sono foto, eccetto quella del cimitero di Musocco (perché?). E poi per prendere casa in affitto si chiedono requisiti precisi: per un bilocale a Niguarda, a più di 800 euro, "tutti i componenti del nucleo familiare non devono avere immobili di proprietà e dovranno spostare la residenza nell’alloggio", nonostante l’inserzionista lo ritenga "adatto per massimo due persone". Ancora: per una stanza singola nella zona popolare di San Siro a 500 euro, si specifica che "l’inquilina dovrà essere una lavoratrice o studentessa che pranza fuori casa, mentre a cena può accettare di cenare con frutta, focacce, formaggi, biscotti e thé". Perché la cucina, qui, non è nell’armadio ma è intoccabile.