REDAZIONE MILANO

"Premiato il dirigente sceriffo"

Sciopero al liceo di Melegnano contro il preside accusato di comportamenti autoritari. Frattura con il personale e tensioni interne. Dialogo e collaborazione in crisi.

"Premiato il dirigente sceriffo"

"Un preside-sceriffo, se non addirittura sultano". Così Claudio D’Antoni viene definito dallo Snals di Milano, sindacato che, insieme a Cgil, Cisl e Uil, non più tardi del mese scorso ha affiancato docenti e studenti del Benini in uno sciopero, col quale si è chiesto di rilanciare il dialogo e la collaborazione all’interno dell’istituto superiore di Melegnano. Nel mirino gli atteggiamenti "poco democratici" della dirigenza, che a detta dei manifestanti avrebbe esautorto il Collegio docenti da alcune scelte, a partire dagli investimenti ai quali destinare i fondi del Pnrr. Il preside ha rimandato al mittente le accuse, ma la frattura con una parte del personale è rimasta e ha reso meno sereno il clima all’interno della scuola.

"Il trasferimento all’Einstein ha il sapore di una promozione. Un paradosso, per una persona che è stata oggetto di forti contestazioni - queste le parole di Giuseppe Antinolfi, segretario dello Snals di Milano -. Sedici docenti del Benini hanno chiesto il trasferimento in altre sedi. E lo sciopero è stato preceduto da un tentativo di conciliazione, poi fallito, in Prefettura. Fatti che rendono l’idea di quanto l’atmosfera fosse tesa all’interno dell’istituto. Ora auspico che a Melegnano si possa ritrovare un clima di dialogo e confronto costruttivo".

"Certe affermazioni, a partire da quella dl sultanato, rappresentano un’offesa nei confronti dell’intera comunità educante – è la replica di D’Antoni -. Lo sciopero? Forse ha prevalso l’interesse privato di alcuni. E gli studenti, in più di un caso, si sono sentiti obbligati a prendervi parte".

A. Z.