Polo logistico: noi diciamo no

Il consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle, Nicola Di Marco, chiede di fermare il progetto logistico a Lacchiarella per non conformità al Pgt e rischi ambientali legati all'inquinamento.

No al progetto per il nuovo insediamento produttivo, c’è un polo logistico non previsto dal Pgt: "Fermate il progetto in autotutela, fermate la logistica di Lacchiarella". A chiederlo è il consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle, Nicola Di Marco, il quale ha presentato alla giunta regionale un’interrogazione dedicata alle criticità relative al progetto urbanistico di Lacchiarella. "Anche se in extremis - spiega Di Marco - i responsabili sono ancora in tempo a ritirare gli atti in autotutela e archiviare il progetto. È evidente, infatti, che lo stesso costituisca di fatto una logistica e non una mera attività produttiva e la costruzione di nuove logistiche è esplicitamente esclusa dal Pgt vigente presso il Comune di Lacchiarella. Questo dicono le carte. Vi è poi la questione ambientale. Logica vorrebbe infatti che, all’interno di uno dei territori più inquinati della Lombardia fosse posto uno stop al consumo di suolo smodato, che sta letteralmente mangiando il Sud Milano". In gioco c’è un impianto pari a 551mila metri quadri, in pratica 32 volte piazza del Duomo e la normativa impone la valutazione comparativa di una localizzazione alternativa, dismessa o da riqualificare. "Cosa che in questo caso non è stata fatta, come sottolineato dalla Via (valutazione di impatto ambientale) - aggiunge Di Marco -. Ribadiamo infine come la procedura di Via abbia evidenziato come le previsioni relative ai flussi di traffico presentate all’interno del progetto, non tengano conto degli sviluppi futuri dell’area e di conseguenza fornisca dati sottostimati in merito all’aumento dell’inquinamento da polveri sottili. Per via di tutte queste rilevanti criticità, riteniamo doveroso aspettarsi un immediato intervento da parte di Regione Lombardia".

Mas. Sag.