Pochi condomini. Ritardo iniziale mai colmato

L'aggiornamento di Enea evidenzia il ritardo dei condomini lombardi nel richiedere le detrazioni fiscali per interventi edilizi. Gli edifici residenziali più numerosi, ma meno attivi, sono stati superati da unità unifamiliari e funzionalmente indipendenti.

Pochi condomini. Ritardo iniziale mai colmato

Pochi condomini. Ritardo iniziale mai colmato

I condomini non hanno colmato il ritardo iniziale. A certificarlo è l’aggiornamento diffuso da Enea il 30 aprile che presenta nel dettaglio le pratiche autorizzate in Lombardia in base alle tipologie degli edifici residenziali. Dei 77.992 documenti concessi per accedere alle detrazioni, 22.315 riguardano i condomini, 34.297 i complessi unifamiliari - un’unica unità immobiliare di proprietà esclusiva, funzionalmente indipendente, che disponga di uno o più accessi autonomi dall’esterno e destinato all’abitazione di un singolo nucleo familiare - 21.378 le unità immobiliari funzionalmente indipendenti (con uno o più accessi autonomi dall’esterno) situate all’interno di edifici plurifamiliari ma dotate di almeno tre impianti di proprietà esclusiva tra quelli per l’acqua, per il gas, per l’energia elettrica e per il riscaldamento. Due i castelli. Nonostante il condominio sia la tipologia abitativa più diffusa in Lombardia, soprattutto nelle grandi città, l’ultimo aggiornamento di Enea dimostra come il ritardo iniziale provocato dalla complessità delle norme e dalla necessità di passare dalle assemblee solo dopo aver definito in modo univoco alcune interpretazioni sia stato un deficit che la lunga rincorsa degli amministratori ha potuto solo ridurre.

A livello economico, dei 23 miliardi di detrazioni maturate per i lavori conclusi, l’onere a carico dello Stato, 15 arrivano dagli interventi realizzati nei condomini della Lombardia. Gli edifici unifamiliari incidono sulle casse dello Stato per 4 miliardi, poco più di 2 le unità funzionalmente indipendenti. E 191mila euro i castelli. L.B.