Più progetti per i bambini. Un piano nelle zone fragili

Parte da Quarto Oggiaro a Villapizzone la battaglia contro la povertà educativa. Ingaggiate realtà del terzo settore che saranno finanziate con un bando ad hoc.

Più progetti per i bambini. Un piano nelle zone fragili

Parte da Quarto Oggiaro a Villapizzone la battaglia contro la povertà educativa. Ingaggiate realtà del terzo settore che saranno finanziate con un bando ad hoc.

Scacco alla povertà educativa, con interventi mirati a Quarto Oggiaro e Villapizzone. Si chiama “Organizziamo la speranza“ l’Iniziativa per il cambiamento nelle aree socio-educative strategiche” alla quale il Comune di Milano ha deciso di aderire, invitando le realtà del terzo settore attive sul territorio milanese a realizzare insieme interventi contro la povertà educativa e sociale nei due quartieri. Il bando è aperto ed è sotto l’ala del progetto promosso dall’impresa sociale “Con i Bambini”.

Destinatari dell’iniziativa, per cui il Fondo pluripartecipato ha stanziato complessivamente 50 milioni di euro, sono bambine, bambine e adolescenti che vivono situazioni problematiche anche a livello familiare.

"Invitiamo le realtà che si occupano di infanzia e adolescenza, attive nei quartieri di Quarto Oggiaro e Villapizzone, individuati da “Con i Bambini” come aree strategiche di Milano a partecipare al bando per realizzare nuovi interventi a sostegno di bambine e bambini, ragazze e ragazzi che vivono situazioni di fragilità sociale ed educativa e che hanno bisogno di essere accompagnati nel loro percorso di crescita", spiegano la vicesindaco di Milano e assessore all’Istruzione Anna Scavuzzo e l’assessore al Welfare Lamberto Bertolé, sottolineando che è "una nuova opportunità da cogliere per arricchire la già solida rete di interventi messi in atto a Milano grazie alla collaborazione tra Comune e Terzo settore".

Gli enti iscritti al registro nazionale del Terzo settore possono presentare la propria manifestazione di interesse partecipando al bando, aperto fino al 17 ottobre su www.chairos.it. I progetti selezionati partiranno nei primi mesi del 2025 e dovranno essere sviluppati nell’arco di minimo 36 mesi e massimo di 48 mesi.

"I minorenni che vivono in condizione di povertà relativa in Italia sono oltre 2 milioni, pari al 22% della popolazione minorile residente – spiegano dall’impresa sociale “Con i Bambini” –. Alla povertà economica si affianca anche una povertà sociale e relazionale determinata da condizioni di fragilità della coppia genitoriale o di un genitore, con difficoltà di accudimento dovute a problematiche individuali o sociali". Per quanto riguarda i percorsi di apprendimento, secondo una recente indagine longitudinale del ministero dell’Istruzione e del merito, che ha preso in considerazione il periodo compreso tra il 2012 e il 2022, dei 583.644 alunni presenti in classe il primo anno di corso a settembre 2012, nel 2022 avevano abbandonato il sistema scolastico, senza conseguire un titolo di studio in regola o in ritardo, 96.177 alunni, pari al 16,5% del contingente iniziale. Anche la quota dei cosiddetti Neet, secondo gli ultimi dati Istat (2023), si attesta al 20% di giovani dai 15 ai 29: quasi 1,7 milioni di ragazzi e ragazze.

Si.Ba.