Peschiera, spari in strada e finta bomba: commando rapina 30mila euro in pochi istanti

Fucilata contro il furgone blindato

 Il furgone portavalori isolato dai militari È stato anche necessario l’intervento degli artificieri

Il furgone portavalori isolato dai militari È stato anche necessario l’intervento degli artificieri

Peschiera Borromeo (Milano), 26 gennaio 2019 - Attimi  di terrore ieri a Peschiera Borromeo. Un commando armato composto da quattro banditi ha dato l’assalto a un furgone portavalori. Una sparatoria, per fortuna senza feriti, e un allarme bomba, poi rivelatosi un bluff dei malviventi, hanno accompagnato la rapina. Ora è caccia alla banda della Panda, fuggita con un bottino di 30mila euro. Alle 13.15 un portavalori con a bordo due guardie e l’autista si è fermato nel cortile della Unicash, un cash and carry di cibo etnico, che si trova in via Walter Tobagi, nella zona industriale della città.

I vigilantes sono scesi per prelevare il contante e, appena usciti dal negozio, si sono trovati di fronte quattro banditi col volto coperto e un fucile a canne mozze. Le guardie sono state disarmate e costrette a consegnare il denaro appena raccolto, quindi i malviventi hanno tentato l’assalto al furgone, con l’intento di rendere più ricca la refurtiva. Un colpo di fucile è stato esploso sul finestrino del conducente, che era solo sul mezzo. Lo sparo ha danneggiato il vetro antiproiettile, che comunque ha resistito. Rimasto illeso, l’autista, 52 anni, italiano, ha ingranato la marcia ed è fuggito, ma prima che il furgone si mettesse in moto i rapinatori sono riusciti ad attaccare sul finestrino già raggiunto dallo sparo un panetto di simil esplosivo. Dall’abitacolo, il conducente è riuscito a dare l’allarme e, a poche centinaia di metri dal luogo della rapina, in via Martiri di Cefalonia, è stato intercettato da una pattuglia dei carabinieri della compagnia di San Donato.

L’uomo ha fermato il mezzo e, sotto choc, ha ricevuto i primi soccorsi. Mentre è partita la caccia alla banda, scappata su un’utilitaria verso la direttrice della Paullese, la zona dov’è avvenuto il fatto è stata isolata per permettere agli artificieri di far brillare il presunto esplosivo, rimasto attaccato al furgone. In realtà il panetto, che all’apparenza poteva sembrare tritolo, si è rivelato fasullo. Solo alle 17 la situazione nella zona industriale è tornata alla normalità, con la riapertura delle strade rimaste chiuse al traffico durante i rilievi e le operazioni di soccorso. Le indagini sull’accaduto sono affidate al nucleo investigativo dell’Arma di Milano, col supporto dei colleghi della Compagnia di San Donato Milanese. L’attività di verifica procede serrata, senza tralasciare nessun dettaglio.

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