Milano, una partita del cuore per ricordare Federico Barakat

Carabinieri e giornalisti in campo per omaggiare il ricordo del bimbo di 8 anni ucciso nel 2009 a San Donato Milanese

Partita del cuore per Federico Barakat

Partita del cuore per Federico Barakat

Una partita del cuore in memoria di Federico Barakat, il bambino di otto anni, barbaramente ucciso il 25 febbraio 2009 nella sede del consultorio di San Donato Milanese, durante un “incontro protetto”. A togliergli la vita, prima ferendolo con decine di coltellate e poi uccidendolo con un colpo di pistola alla nuca, è stato suo padre, in presenza di due assistenti sociali e dell’educatore. L’uomo, dopo anni di vessazioni, violenze e minacce alla mamma di Federico, le ha voluto fare l’ultimo "dispetto". Da questo terribile fatto, la battaglia della madre, Antonella Penati, per ottenere giustizia e per fare in modo che una simile tragedia non accada mai più. Oltre a una serie di iniziative per promuovere una legge a tutela dell'infanzia (il Ddl 2417 attualmente in Commissione Giustizia del Senato) l’associazione “Federico nel cuore” ha organizzato una partita tra carabinieri e giornalisti. “La mamma di Federico ha sempre detto che in questa tragica vicenda lei aveva insistentemente avvertito la presenza dei carabinieri che avevano tentato di proteggere il suo bambino – racconta Enrico Fedocci, cronista del Tg5 – ma anche quella dei giornalisti che hanno dato voce alla sua richiesta di giustizia. Per questo, Antonella e io abbiamo deciso di mettere insieme queste due realtà positive in una partita di calcio, rispondendo con un messaggio di speranza a una tragedia che ha scosso fortemente l’opinione pubblica”, conclude Fedocci.

L’evento, patrocinato dal Comune di Milano e sponsorizzato da Radio Lombardia, si terrà oggi, sabato 28 maggio, alle 14.15 nel campo di via Alessandro Fleming 13 al Centro Sportivo US Triestina. “Avevo due modi di reagire alla tragedia dell’omicidio di mio figlio – spiega la Penati, Presidentessa dell’associazione – uno di questi era mettermi al servizio degli altri per fare in modo che una disgrazia del genere non accada mai più e che bambini sfortunati come il mio piccolo possano essere salvati”. I Carabinieri avevano raccolto le tante denunce di Antonella: “Un maresciallo della Stazione di San Donato ha avuto un ruolo fondamentale nel tentativo di salvare Federico – spiega Antonella – a tal punto che il mio bimbo parlava di lui definendolo "il suo Comandante"”. Federico, nato il 19 aprile del 2000, proprio grazie a quel rapporto così stretto con l’investigatore, da grande voleva fare il carabiniere per aiutare gli altri”. Sabato sarà anche lui in campo, grazie al pensiero di chi non lo ha mai dimenticato. In questa seconda edizione del Trofeo l'associazione ha organizzato con gli studenti dell'istituto Iqbal Masih un concorso d'arte finalizzato alla realizzazione di una maglia contro la violenza. “Un’importante iniziativa che vede coinvolti i giovani al fine di favorire tra le nuove generazioni la diffusione di una cultura non violenta”, ha commentato Antonella Penati. Sarà presente all’incontro, in rappresentanza del Comune di Milano, il Consigliere comunale e vicepresidente Commissione Sicurezza e Coesione Sociale, Daniele Nahum: “L’impegno di Antonella dimostra come un dolore non guaribile possa trasformarsi in una storia di testimonianza civile. Quella che sta portando avanti – ha concluso il rappresentante del Comune di Milano – è anche una battaglia per i diritti dei minori cui deve essere garantita protezione verso un genitore aggressivo e violento”.

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