Milano, senza Governo niente Olimpiadi 2026: doccia fredda dal Cio

Il sindaco Beppe Sala in pressing sull'Esecutivo

Milano, Olimpiadi del 2026 (NewPress)

Milano, Olimpiadi del 2026 (NewPress)

Milano, 22 settembre 2018 - Senza Governo, niente Olimpiadi invernali del 2026. Il Comitato olimpico internazionale (Cio) chiede almeno un sostegno formale, se non economico, dell’esecutivo nazionale italiano per dare il via libera alla corsa di Milano e Cortina d’Ampezzo ai Giochi in programma tra otto anni. Insomma, il Cio non sembra accontentarsi della discesa in campo di Lombardia e Veneto, pronte a reperire i 400 milioni di euro per realizzare le Olimpiadi del tandem Milano-Cortina, ma pretende un impegno diretto anche del Governo italiano.

A svelare la posizione del Cio è il sindaco Giuseppe Sala: «Mercoledì a Losanna siamo passati immuni, il Cio ha capito che la candidatura a due Milano-Cortina era una decisione del giorno prima, ma ha fatto alcune osservazioni: la prima è che il commitment del Governo serve, anche se non garantisce i fondi e i soldi necessari li troveranno le Regioni Lombardia e Veneto. Ma ci deve essere il Governo che dice “noi ci siamo’’. Losanna è stato un momento di passaggio. Il vero esame è a inizio ottobre a Buenos Aires. Non manca molto. È necessario che la settimana prossima si faccia chiarezza. Per ora c’è un disimpegno del Governo sulla candidatura». 

Un disimpegno testimoniato anche ieri dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega allo Sport Giancarlo Giorgetti. L’esponente della Lega ha ribadito che la proposta del Governo resta quella di una candidatura a tre Milano-Torino-Cortina: «La vicenda è chiusa. La scorsa settimana ho mandato una bozza per il protocollo d’intesa alle tre città e se la sottoscrivono la candidatura può rinascere, ma mi sembra che non siano intenzionati a farlo e quindi la vicenda è chiusa». Nelle stesse ore il ministro dei Trasporti, il grillino Danilo Toninelli, rilancia addirittura una candidatura in solitaria del capoluogo piemontese, governato dal sindaco a Cinque Stelle Chiara Appendino: «Personalmente rimango dell’idea che quella di Torino sia la scelta migliore da tutti i punti di vista, soprattutto da quello della convenienza economica, e che l’idea di tre città sia quantomeno caotica e difficilmente percorribile perché è anche la più costosa. La Lega la pensa diversamente? Appena sarà utile, faremo un Consiglio dei ministri e troveremo una soluzione condivisa».

Milano, intanto, resta alla finestra. Sala, infatti, sottolinea: «Io sono fermo. Non posso fare nient’altro finché il Coni non si riunisce e ci dice “andate avanti’’. Meglio farlo in fretta, i tempi stringono. La candidatura Milano-Cortina è bella e io sarei felice di poter andare avanti». Senza Governo, però, il tandem potrebbe fermarsi ancor prima di partire.

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