Nuovo San Siro, la Lega verso il sì: "Ma i due club aiutino di più Milano"

Morelli: "Il dialogo è avviato, società disponibili a dare un contributo per città olimpica o case popolari"

Il capogruppo della Lega a Palazzo Marino Alessandro Morelli

Il capogruppo della Lega a Palazzo Marino Alessandro Morelli

Milano, 9 luglio 2020 - Grandi manovre nella Lega sul progetto proposto da Milan e Inter per la realizzazione del nuovo stadio e la riqualificazione dell’intera area di San Siro. Di recente i responsabili milanesi del Carroccio hanno incontrato i vertici dei club, in primis il presidente rossonero Paolo Scaroni, e le parti, fino a qualche mese fa distanti, hanno avviato un dialogo che potrebbe portare alla condivisione del progetto del nuovo San Siro. Meglio non dare nulla per scontato, ma l’atteggiamento dei lumbard sembra cambiato rispetto ad alcuni mesi fa. Il capogruppo della Lega a Palazzo Marino Alessandro Morelli spiega: "I club dicono di voler realizzare lo stadio più bello del mondo. Bene, ma noi vogliamo guardare ancora più avanti. La Lega ha sostenuto l’Expo 2015 e tramite la Regione ha portato alla città le Olimpiadi invernali del 2026. Noi ragioniamo già sul decennio 2030 e pensiamo che Milano debba avere l’ambizione di potersi candidare alle Olimpiadi estive, non solo ai Giochi invernali. Ma mancano ancora infrastrutture sportive fondamentali, ad esempio la piscina olimpionica. Milan e Inter potrebbero contribuire a raggiungere questo obiettivo. Oppure proporre degli interventi concreti per riqualificare il quartiere di case popolari a San Siro".

Morelli chiosa così: "Vogliamo, insomma, che le due società contribuiscano a un ulteriore salto in avanti di Milano, al di là del progetto per il nuovo stadio. Loro si sono dimostrate disponibili a valutare una prospettiva del genere. Se proseguiremo insieme con questo obiettivo comune, per la Lega cambia tutto". Cioè dall’iniziale "no" al progetto, e a un più recente "nì" dopo che i club hanno accantonato l’idea della demolizione totale del Meazza, si potrebbe passare a un convinto "sì".

L’atteggiamento della Lega sul progetto stadio è cambiando anche osservando quanto sta accadendo sul fronte della maggioranza di centrosinistra in Comune. Sì, perché l’ala ambientalista nel Pd e in Milano Progressista ha già annunciato il "no" al nuovo stadio, ma anche nelle fila di Alleanza civica per Milano ci sono alcuni scettici sul progetto dei club, nonostante le volumetrie, dopo l’ultimo incontro tra Giunta e società, siano calate da 0,63 a 0,51. Risultato: la maggioranza è divisa su San Siro e il rischio è che la delibera possa passare in Consiglio comunale non grazie a un centrosinistra compatto ma ai voti di Forza Italia e, chissà, della Lega. Un rischio che il sindaco Giuseppe Sala e l’assessore all’Urbanistica Pierfrancesco Maran non sembrano voler correre, soprattutto in vista delle elezioni comunali del 2021. Tanto che da Palazzo Marino si fanno sempre più insistenti le voci che prevedono che il voto in Consiglio sul progetto San Siro slitterà alla prossima consiliatura, quindi dopo la primavera del 2021. Uno scenario che induce la Lega a fare un passo in avanti verso il sì, mentre Sala e la sua maggioranza pensano alla frenata.

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